ACCIAIERIE DI PIOMBINO (AFERPI): la Senatrice Paglini presenta interrogazione al Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda
Priorità, attivare tutti gli strumenti perché sia salvaguardata l’occupazione e sia scongiurato il rischio che l’area delle acciaierie di Piombino diventi l’ennesimo ‘cimitero industriale
CASO : ACCIAIERIE DI PIOMBINO (AFERPI): la Senatrice Paglini presenta interrogazione al Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda
ROMA, 23.05.2017 – La senatrice Sara Paglini, capo-gruppo M5S in Commissione lavoro, è intervenuta al Senato sul caso AFERPI (Acciaierie e Ferriere di Piombino SpA) presentando un’interrogazione a risposta orale al Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda.
“Sono stata alle acciaierie di Piombino prima che l’altoforno fosse chiuso” – ha ricordato la senatrice Paglini – “e ho avuto immediatamente delle perplessità sull’entusiasmo mostrato dall’allora Presidente del Consiglio Matteo Renzi e dal Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi su quanto stava per essere sottoscritto a Palazzo Chigi nel 2014 con Issad Rebrab, Presidente della società algerina Cevital. Proprio per questo già il 17 dicembre 2014 mi sono attivata sul caso e ho formulato una richiesta all’allora Ministro dello sviluppo economico Federica Guidi per avere pieno accesso ai documenti relativi all’accordo”.
Come ricordato dalla senatrice Paglini la necessità di presentare un nuovo atto all’attenzione del Ministro Calenda è dettata dal fatto che “è interesse prioritario attivare tutti gli strumenti possibili perché sia salvaguardata l’occupazione e sia scongiurato il rischio che l’area delle acciaierie di Piombino diventi l’ennesimo ‘cimitero industriale’.”
“E’ bene ricordare che il Governo e il Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi avevano definito l’accordo con la società algerina Cevital come il primo atto che avrebbe posto le premesse per attrarre nuovi investimenti e rilanciare l’area industriale di Piombino, dopo la chiusura dell’altoforno. Gli eventi successivi all’accordo, tra cui l’incontro svoltosi presso il Ministero dello sviluppo economico il 19 aprile 2017, smentiscono chiaramente le dichiarazioni fatte dal Governo e dal Presidente della Regione”.
Recentemente il Ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda, ha inviato una lettera ufficiale alla proprietà AFERPI, con la quale avrebbe messo in mora la società rispetto ai termini del contratto di cessione dei rami di azienda Lucchini e Lucchini Servizi ed imposto il rispetto di una serie di condizioni di cui non si conoscono i dettagli.
E’ necessaria una maggiore trasparenza e, in particolare, nella interrogazione a risposta orale depositata dai senatori del M5S, si chiede al Ministro Calenda “di informare tempestivamente il Parlamento sugli esiti degli accordi citati nonché rendere fruibili i contenuti di tutte le documentazioni e lettere intercorse tra il Ministero ed AFERPI”.
Infine la senatrice Paglini ha fatto presente che “la vicenda della crisi delle acciaierie di Piombino è stata oggetto di diverse interrogazioni da parte del M5S, depositate al Senato della Repubblica rispettivamente il 22 aprile 2015, nella seduta n. 435 (Atto n.4-03838) e il 1° agosto 2016, nella seduta n. 672 (Atto n.4-06213), che ad oggi non hanno ricevuto alcuna risposta da parte del Governo”. Il Gruppo M5S al Senato ha dato fin dall’inizio della legislatura rilevanza al caso delle acciaerie di Piombino e già il 27 settembre 2013 era stata organizzata una visita agli impianti a cui presero parte le senatrici Paglini e Mangili ed i senatori Martelli, Cioffi e Scibona.