Camp Darby: Mozione M5S per fermare il passaggio di armi e ampliamento base Nato
Regione Toscana rispetti la mozione n. 500 approvata nella seduta del Consiglio Regionale del 26 ottobre 2016.
M5S: in quanto garanti dell’incolumità dei cittadini, esprimere la contrarietà del Comune di Livorno al progetto Camp Darby, richiedendone la sospensione
In Anteprima il testo della mozione M5S conto l’ampliamento della base Nato di Camp D’arby ed il proliferare delle armi. La mozione ufficialmente a causa delle festività, sarà protocollata lunedi 5 giugno, ma gli uffici sono già in possesso di una copia.
La mozione M5S presentata da Marco Galigani, Mirko Barbieri e Alessandra Rossi
Visto che:
• il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato che aumenterà il budget per spese militari per 54 miliardi, tagliando sull’Agenzia per la Protezione dell’Ambiente;
• nel 1951 il Governo De Gasperi, a seguito dell’accordo bilaterale sottoscritto dal Ministro della Difesa dell’epoca Randolfo Pacciardi, concesse agli USA 2000 ettari di terreno, nella pineta tra Livorno e Pisa (che ricadono oggi nel Parco Naturale Migliarino – San Rossore) conosciuta come Camp Darby;
• attraverso la militarizzazione, ad opera dell’ 8° U.S. Army Support Group, l’area fu attrezzata con magazzini e bunker, in larga parte sotterranei, e destinata a fare da supporto logistico per tutte le forze operanti nel bacino del Mediterraneo e in Nord Africa;
• l’area di Campo Darby risulta custodire, da sempre, testate nucleari;
• la mozione n. 500 approvata dal Consiglio Regionale nella seduta del 26 ottobre 2016 richiedeva al Governo di rispettare il Trattato di non proliferazione delle armi nucleari e a far sì che gli Stati Uniti rimuovano IMMEDIATAMENTE qualsiasi arma nucleare dal territorio italiano e rinuncino a installarvi le nuove bombe B61-12 e altre armi nucleari.
Dato che:
la riconversione ad uso civile della base di Camp Darby, che era stata avviata, è stata interrotta e oggi l’area è oggetto di importanti opere di ampliamento operativo dell’insediamento americano;
la nuova linea ferroviaria e la navigabilità del Canale dei Navicelli, servirà per far transitare verso Camp Darby mezzi, armi e munizioni; conseguentemente il nostro porto di Livorno è destinato a divenire uno snodo primario di questi traffici, e quindi aumenterà il rischio di attentati e di pari passo le misure per garantire la sicurezza;
il progetto di ampliamento viene realizzato in deroga alle normali regole e procedure, trattandosi, secondo il Ministero della Difesa, di “opera destinata alla difesa nazionale”, esonerando le istituzioni ai normali controlli di conformità urbanistica, aggirando gli obblighi di una valutazione di incidenza, nonostante ricada su un ‘habitat naturalistico’;
Considerato che viene così violato il Trattato di non proliferazione delle armi nucleari, firmato nel 1969 e ratificato nel 1975, e di quanto stabilito all’articolo 2 “Ciascuno degli Stati militarmente non nucleari, che sia Parte del Trattato, s’impegna a non ricevere da chicchessia armi nucleari o altri congegni nucleari esplosivi, né il controllo su tali armi e congegni esplosivi, direttamente o indirettamente”;
Il Consiglio Comunale chiede a Sindaco e Giunta
• in quanto garanti dell’incolumità dei cittadini di esprimere urgentemente, presso tutti gli organi istituzionali competenti, la contrarietà del Comune di Livorno a tale progetto, richiedendone la sospensione;
• di chiedere alla Regione Toscana gli esisti della richiesta fatta con la mozione n. 500 approvata nella seduta del Consiglio Regionale del 26 ottobre 2016;
• di chiedere agli altri sindaci dei comuni interessati a questa vicenda di esprimersi in merito a questa violazione.