Cronaca 11 Novembre 2017

Dopo 12 denunce emesso divieto di avvicinamento alla moglie. Nei guai cinquantenne livornese

Maltrattamenti, minacce, ingiurie, telecamere, rilevatori audio e di spostamento, così teneva sotto controllo la moglie

La Squadra Mobile di Livorno ha dato seguito alla “ORDINANZA DI APPLICA-ZIONE DI MISURA CAUTELARE DEL DIVIETO DI AVVICINAMENTO AI LUOGHI FREQUENTATI DALLA PERSONA OFFESA” emessa in data 27 otto-bre 2017 dal Tribunale di Livorno nei confronti di L.A. cinquantenne livornese.

Il provvedimento restrittivo è stato adottato dal Giudice a seguito della conclusione di lunghe, laboriose e delicate indagini condotte dalla Polizia di Stato, dietro delega della Procura.

Nello specifico, sono state bene 12 le denunce presentate dalla moglie dell’indagato in cui, la stessa segnalava maltrattamenti e ripetute aggressioni fisiche e verbali, tanto da ingenerare all’interno della casa familiare, un clima di terrore e vessa-zione.

L’uomo, in un’occasione, aveva addirittura minacciato la donna con un coltello al fine di avere un rapporto sessuale.

Era solito inviarle numerosi messaggi telefonici di minacce e ingiurie, acquisire illegittimamente notizie ed immagini della vita della donna e dei figli presenti all’interno della medesima abitazione attraverso telecamere e micro-foni nascosti. Gli stessi strumenti era riuscito a celare all’interno della autovettura utilizzata dalla moglie, così da carpire informazioni sugli spostamenti della stessa, seguirla e presentarsi negli stessi luoghi da lei frequentati, sottoponendola a continue vessazioni psicologiche.

Il destinatario del provvedimento dovrà osservare le seguenti prescrizioni:
1. Divieto di avvicinarsi a tutti i luoghi abitualmente frequentati dalla persona offesa, con particolare riferimento al suo domicilio ovvero a quello di familiari e di tutte le persone con cui vi è consuetudine di visita nonché ai luoghi ove essa presta eventualmente atti-vità lavorativa;
2. obbligo di mantenere una apprezzabile distanza da tali luoghi e dalla persona offesa in modo da evitare in ogni caso anche fortuiti e diretti incontri con lei;
3. divieto di comunicazione in qualsiasi maniera ed in particolare tramite sistemi informa-tici, per telefono e SMS con la vittima.