150 balneari toscani a Livorno per le novità sulla Bolkestein
Nella sala convegni del Palazzo del Portuale 150 balneari si sono riuniti per approfondire le norme emanate recentemente dal Parlamento a tutela della balneazione attrezzata italiana (legge 30 dicembre 2018 nr. 145 “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021” pubblicata nella Gazzetta Ufficiale nr. 302 (suppl. ord. nr. 62) del 31 dicembre 2018).
Più in particolare l’art. 1 commi 682 e seguenti della legge hanno disposto la durata di anni quindici della scadenza delle concessioni demaniali marittime vigenti. Il rinnovo delle concessioni consentirà alle imprese la ripresa degli investimenti da troppo tempo bloccati.
Di fronte a una sala affollata di imprenditori balneari e operatori che lavorano sul demanio, il presidente provinciale SIB Gianfranco Giachetti e il direttore della confcommercio della Provincia di Livorno Federico Pieragnoli hanno fatto gli onori di casa e introdotto i due interventi più attesi della mattinata: quello del presidente nazionale del Sib FIPE Confcommercio, Antonio Capacchione, e quello del dirigente al turismo della Regione Toscana Stefano Romagnoli.
Il presidente Capacchione, dopo aver ripercorso le varie tappe che hanno portato al varo delle norme riguardanti i balneari all’interno della legge di bilancio, ha illustrato le varie disposizioni che comporteranno, da un lato, una riforma del sistema concessorio da attuarsi attraverso l’emanazione di due DPCM e di altri non meglio precisati provvedimenti da parte delle autorità competenti e, dall’altro, di un differimento quindicennale della scadenza delle concessioni vigenti. (A quest’ultimo proposito si è chiarito che si tratta di due ipotesi diverse e distinte riguardanti in un caso quelle anteriori al 31 dicembre 2009 e nell’altro caso quelle successive a tale data). Capacchione ha poi illustrato i motivi che inducono il SIB a non abbassare la guardia e a continuare nella battaglia per la messa in sicurezza definitiva del settore: dalla necessità di una esclusione definitiva dalla Bolkestein, e comunque dal rischio di messa a gara delle concessioni alla loro scadenza, all’esigenza di eliminare tutti i fattori di precarietà giuridica della normativa vigente, al superamento di un trattamento fiscale penalizzante e vessatorio ad iniziare dell’eliminazione dei canoni OMI per i pertinenziali. Senza con ciò dimenticare l’esigenza di un grande piano nazionale di contrasto del fenomeno erosivo.
“La scadenza delle concessioni al gennaio 2034 – ha riferito Capacchione ai giornalisti presenti – è il primo passo per mettere in sicurezza tutto un patrimonio imprenditoriale italiano e toscano. La norma non è può essere ancora soddisfacente perché la prospettiva di 15 anni è troppo breve. Immaginiamo se le imprese balneari devono contribuire al ripascimento, o se devono investire su strutture e servizi. Sono investimenti importanti che devono avere un orizzonte temporale più ampio. Stiamo lavorando per capire se ci siano margini di intervento per un miglioramento del provvedimento”.
Per la Regione Toscana, Stefano Romagnoli ha affrontato alcuni nodi riguardo all’applicazione delle recenti norme e ha annunciato che sono già in agenda, a livello istituzionale, confronti tra assessori al demanio e quelli al turismo delle diverse regioni. A margine della discussione tecnica Romagnoli ha anche anticipato che per il 2019 la Toscana non prevede aumenti nella tassazione delle imprese operanti sul demanio.
Federico Pieragnoli ha commentato: “La grandissima partecipazione e i numerosi interventi da parte del pubblico testimoniano l’apprensione degli operatori per la loro attività, che dà occupazione a centinaia di persone sul litorale, e per le conseguenze dirette che la durata delle concessioni potrà avere per lo sviluppo del settore e del territorio nei prossimi anni”.