Provincia 2 Agosto 2017

La produzione energetica a Solvay verrà potenziata

Previsto rinnovamento della centrale di cogenerazione “Rosen”, un nuovo impianto di trattamento dei metalli e una nuova torre di raffreddamento

Rosignano – Sarà sottoscritto a breve l’Accordo di programma tra Regione Toscana e Ministero per lo sviluppo economico finalizzato al potenziamento energetico dello stabilimento della Solvay a Rosignano Marittimo.

E’ quanto prevede la delibera approvata dalla Giunta regionale nella sua seduta di ieri su proposta del presidente, Enrico Rossi.

La Regione ha stanziato 500.000 euro, che si aggiungeranno agli 11,1 milioni di euro che metterà il Mise e che rappresentano la quota di cofinanziamento pubblico massimo ammissibile a fronte di un investimento complessivo di 46,2 milioni di euro da parte di Cogeneration Rosignano spa e Solvay Chimica Italia spa.

L’intervento è finalizzato a realizzare il rinnovamento della centrale di cogenerazione “Rosen”, già presente all’interno del parco industriale di Rosignano, sostituendo una delle due linee di produzione di energia. La nuova linea sarà dotata di una turbina a turbogas di nuova concezione, con prestazioni molto più efficienti di quella esistente e con un impatto ambientale più ridotto.

“E’ un atto – spiega il presidente della Regione, Enrico Rossi – coerente con ciò che avevamo detto ai lavoratori e ai cittadini di questa porzione di costa. In pratica stiamo dando attuazione all’accordo firmato alla fine dello scorso anno con l’amministratore delegato di Solvay e con il Mise, quello con cui annunciavamo che questo insediamento industriale sarebbe rimasto, consolidandosi, a Rosignano. Con soddisfazione possiamo dire che così sta accadendo e che la nuova linea di produzione energetica porterà benefici anche alle altre industrie già presenti come Ineos e Innovyn e a quelle, come Siad, si stanno insediando nell’area, consolidando un polo produttivo che è vitale per lo sviluppo e l’occupazione di questa parte di Toscana”.

Il disegno industriale complessivo prevede anche un intervento sulla sodiera, con l’installazione di un impianto per il trattamento dei metalli pesanti e dell’ammoniaca in alternativa all’impiego dei reagenti chimici, migliorando l’efficienza energetica della sodiera e prevede quindi la sostituzione della vecchia torre di raffreddamento con una nuova con un conseguente innalzamento del livello di tutela ambientale oltre le stesse norme europee.

“Siamo di fronte – precisa il presidente Rossi – ad un investimento fondamentale per accrescere la competitività e garantire lo sviluppo industriale di quest’area. Non è invece questo il caso del nuovo rigassificatore che qualcuno vorrebbe realizzare proprio qui vicino risuscitando, peggiorandolo, un vecchio progetto e mettendo così a rischio la sicurezza stessa di questo polo industriale. Rimaniamo nettamente contrari a questa ipotesi che pare dettata soltanto da interessi commerciali e speculativi e non coerente con alcun piano di rilancio industriale”.

Nel caso del potenziamento della presenza di Solvay l’investimento complessivo riconosciuto sarà di quasi 46,2 milioni di euro, 11,6 dei quali deriveranno dai contributi pubblici di Ministero e Regione.

I lavori saranno realizzati nel corso del 2017 e nel 2018, mentre l’Accordo di programma che verrà sottoscritto al Mise durerà fino al termine del 2019.