Rugby 13 Giugno 2022

2° posto nazionale per il Livorno Rugby under 17 (Foto)

Livorno 13 giugno 2022

Per il Livorno Rugby under 17 è di gran lunga maggiore la soddisfazione relativa ad un’annata strepitosa, culminata con un ottimo secondo posto a livello nazionale, rispetto all’amarezza di un titolo tricolore sfuggito in dirittura d’arrivo.

Oggettivamente – considerata la forza del Benetton Treviso, che si è laureato campione d’Italia – era impossibile chiedere qualcosa di più alla squadra biancoverde labronica allenata da Massimiliano Ljubi, Marco Tomaselli e Gianni Carugi.

La formazione livornese ha concluso la sua stagione con un ruolino di 20 vittorie (nel conteggio anche la semifinale nazionale) ed una sconfitta (rimediata, appunto, nella finalissima contro i biancoverdi del Benetton).

Nella categoria under 17, in questa stagione 2021/22 hanno militato atleti nati negli anni 2005 e 2006.

IL SORTEGGIO

La final-four scudetto si è giocata sul neutro di Calvisano.

Al via dell’evento le formazioni che avevano vinto i campionati nelle rispettive aree geografiche: Amatori Milano (nord-ovest), Benetton (nord-est), Livorno (centro) e Fiamme Oro Roma (sud).

Gli incroci delle semifinali, dettati da un sorteggio libero, hanno determinato le gare tra Milano e Livorno e tra Benetton e Fiamme Oro.

Tutte le quattro partite della final-four si sono disputate sulla distanza di 40’ (due tempi da 20’).

LE ORE ANTECEDENTI

Il Livorno Rugby ha optato per non partire per Calvisano il giorno prima, per non aggiungere ulteriore stress in vista delle gare.

Si è scelto di valorizzare l’identità di squadra, rispettando abitudini e routine proprie della prima parte della memorabile stagione.

Il giorno prima della final-four, si è consumato il rito della consegna abbigliamento di rappresentanza, con una piccola riunione e con cena effettuata nella club house di via Settembrini.

Poi, il sabato mattina, la partenza per la Lombardia con due pullman: uno solo per il gruppo squadra e l’altro riservato ai numerosi tifosi e appassionati al seguito. Sosta colazione, sosta pranzo e poi arrivo a Calvisano alle 14:00, due ore prima della semifinale.

SUCCESSO SUI MENEGHINI.

Quella degli Amatori Milano è una squadra solida fisicamente, non molto organizzata, ma molto votata al gioco al largo.

I meneghini, contro il Livorno, optano, in avvio, a non piazzare alcuni calci facili, cercando altre soluzioni che non porta loro frutti concreti.

Poi i labronici prendono in mano la partita: buono il lavoro in difesa e brillante il lavoro nella gestione del possesso e in fase di avanzamento.

Nella prima frazione, i livornesi muovono il proprio score, con una meta dell’estremo Fedi, condita da cinque punti di piede (un piazzato ed una trasformazione) dell’apertura Giunta. 10-0 la situazione all’intervallo.

Ulteriore allungo nella ripersa (13-0, altro penalty di Giunta). Livorno va ad un passo da una nuova meta.

Nell’ultima azione del match, Milano, complice un rimpallo fortunato, sigla la marcatura (poi trasformata) della bandiera. Finisce 13-7 per i biancoverdi.

Stesso punteggio (13-7) nell’altra semifinale, vinta dal Benetton sulle Fiamme Oro.

Lo schieramento livornese nella semifinale:

Fedi; Mannucci, Brancoli, Lenzi, Taratufolo; Giunta, Celi; Raffo, Casolaro (cap.), Carbonella; Bernocchi, Gambini; Niccolai (12’ st Gizzarelli), Giammattei, Marianelli. Entrati: Gizzarelli, Autorino, Fiori, Brasini e Antonucci. A disp.: Silvestri, Sangiorgi, Parri, Bianchi, Casini. Assenti: Caratori, Properzi, Morelli, Belcari.

LA FINALISSIMA.

Livorno arriva alla sfida tricolore con il Benetton un po’ provato dalla semifinale e senza il pilone destro Niccolai, infortunato nella prima gara della final-four. Benetton squadra solidissima e fisicamente molto prestante.

I trevigiani, con una meta di Renesto, giunta sugli sviluppi di una touche (marcatura condita dalla trasformazione di Bianco), sono avanti 7-0 al 5’. Partita di inaudita intensità agonistica: l’arbitro ricorre a quattro cartellini gialli (uno per i veneti e tre per i labronici).

Livorno resta in 13 (rosso per il centro Lenzi, per somma di gialli), ma non demorde, andando realmente a pochi centimetri dalla meta che, se trasformata, avrebbe consegnato la parità (con eventuale ricorso ai calci di spareggio).

I trevigiani sono spietati in difesa e nel finale, con la meta di Lucchese e altri cinque punti di piede di Bianco, si issano sul definitivo 13-0.

Casolaro e compagni non possono rimproverarsi nulla:

il secondo posto nazionale è un traguardo di assoluto prestigio e premia il serio lavoro svolto negli ultimi mesi.

Nessuno, neppure nel lungo periodo nel quale per colpa dell’emergenza sanitaria le sedute si erano svolte con metodi ben poco rugbistici (esercizi senza contatto e severe norme da rispettare), si è mai tirato indietro.

L’ottimo risultato è il giusto premio dei tanti sacrifici effettuati.

Nella finale per il terzo posto, le Fiamme Oro hanno battuto gli Amatori Milano 19-10.

Lo schieramento labronico nella finale:

Fedi; Mannucci, Brancoli, Lenzi, Taratufolo; Giunta, Celi; Raffo, Casolaro (cap.), Carbonella; Bernocchi, Gambini; Gizzarelli, Giammattei, Marianelli. Entrati: Antonucci, Autorino e Brasini.

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