22 detenuti delle Sughere ottengono l’attestato di operatore di base
Alcuni giorni addietro, all’interno di una piccola cerimonia svoltasi nella Casa circondariale “Le Sughere” di Livorno; sono stati consegnati gli attestati di certificazione delle competenze finali del progetto “MEN AT WORK Livorno: Cura della persona”, finanziato dalla Regione Toscana mediante l’Avviso pubblico per il finanziamento di progetti formativi rivolti a soggetti in stato di detenzione negli Istituti Penitenziari Toscani.
Il progetto, fortemente sostenuto dal Garante, ha visto come capofila il Centro linguistico Agorà di Livorno (piccola ma significativa realtà formativa, attenta alle problematiche linguistiche-culturali) e partner l’agenzia ASEV Spa di Empoli (già in possesso di esperienza nella formazione di detenuti – Carcere di Massa)
Il progetto era finalizzato al raggiungimento della certificazione di competenze per l’Area Di Attività/Unità di Competenze n.1191
“Assistenza all’utente nello svolgimento delle ADL/IADL”,
che è parte della figura professionale regionale dell’Addetto all’assistenza di base (n.46 del Repertorio Regionale delle Figure Professionali).
I partecipanti, suddivisi in due corsi di 11 persone ciascuno, hanno frequentato con assiduità, attenzione e motivazione sempre elevate ed hanno superato brillantemente l’esame di certificazione, ai sensi della normativa regionale, alla presenza di una commissione composta di esperti interni ed esterni.
Le competenze apprese dai partecipanti si sono rivelate di grande importanza già all’interno della struttura, per aiutare correttamente quei detenuti che hanno bisogno di assistenza, o per motivi permanenti (come malattie invalidanti o anzianità) oppure per motivi contingenti (fratture di arti etc..). Finora i detenuti incaricati dell’assistenza ai compagni, hanno operato senza avere la necessaria preparazione.
Questa azione formativa li ha messi in grado di agire con consapevolezza e competenza, e li ha preparati a svolgere tale eventuale ruolo lavorativo anche in impieghi esterni, qualora possano usufruire di misure alternative.
La Casa circondariale ha espresso la volontà di proseguire attività di questo tipo nell’ambito di una collaborazione con la Croce Rossa, mentre Marco Solimano, garante dei detenuti, ha sottolineato l’importanza di dare qualità al tempo trascorso nella struttura, per favorire la crescita della persona detenuta.