Home 29 Aprile 2017

I bacini, presto e bene

Le valutazioni di Renato Rocchi per sveltire la Gara Bacini sono dettate da intento costruttivo e onesto. Altrettanto onestamente penso che revocare la gara in corso infilerebbe la gestione dei Bacini nelle nebbie del “forse o del mai” favorendo un opaco status quo eternamente temporaneo e concorrenti della città. La decisione strategica di rimettere in moto nell’attuale compendio una attività di riparazioni navalmeccaniche che produca reddito e lavoro non deve ripartire daccapo.

La posizione delle forze politiche ( Mozione Consiglio Regionale 634 del 16/01/17) è chiara. La Autorità portuale saprà individuare con i supporti utili, compreso ANAC, la strada per chiudere la gara “presto e bene” ovvero presumibilmente entro il 2017 la riparazione del bacino galleggiante ed entro giugno 2018 l’esame. delle offerte della gara Compendio.

Il nodo è rimettere in efficienza il bacino galleggiante danneggiato sotto la custodia/gestione di Azimut-Benetti.

Ci sono cose concrete da fare:

  1. Verificare (ne parla anche Roffi) la fattibilità giuridica di porre la riparazione in capo all’aggiudicatario della gara salvo rivalsa sul responsabile del danno. Non cambierebbe la sostanza della gara e non sarebbe inquinata la par condicio tra i concorrenti.
  2. Poiché la responsabilità del danno provocato, quantomeno per culpa in vigilando, non è opinabile, si chieda/pretenda dal responsabile la restituzione del bacino danneggiato nella piena funzionalità quo ante in tempi certi e condizioni non trattabili

Se ci fossero azioni o intenzioni di perseguire liti temerarie che ostacolano la esecuzione di un atto pubblico (la gara) la Autorità Portuale eserciti gli strumenti di persuasione o legali in suo possesso per impedire contenziosi artificiosi.

Nel frattempo i contendenti potrebbero di fronte alla AP e senza interferire nella gara

  1. Dichiarare la propria rinuncia ad atti di rivalsa post gara non ingolfando la giustizia amministrativa di carte spesso puramente ostative di interessi pubblici (realizzare opere)
  2. Impegnarsi ad applicare nei piani industriali la Delibera GRT 123/2016 sul reimpiego di disoccupati livornesi stante le condizioni di area di crisi
  3. Garantirsi reciprocamente spazi di agibilità produttiva che non sono in conflitto.

Mentre la città e le Istituzioni devono vigilare, occorre che la Autorità Portuale eserciti le proprie prerogative con responsabilità e consapevolezza delle esigenze pubbliche di reddito e lavoro troppo a lungo disattese.

Dai concorrenti alla gara che ci leggono gradiremmo un parere appropriato.

28/04/17 Sergio Landi (Vertenza Livorno)