Cronaca 4 Maggio 2017

Esselunga un’eredità del passato. “Pioggia di contributi annunciati ma mai certificati da atti amministrativi”

Operazione,  annunciata ed associata alla pioggia di contributi che l’Esselunga dovrebbe riversare nel comparto culturale e turistico della città ma che ad oggi non è certificata da nessun atto amministrativo.

 

Esselunga un’eredità del passato.

L’urbanistica a Livorno si muove ancora tra varianti ed ipermercati.

Il Pd ha segnato la tragica storia degli ultimi anni e chi oggi siede in consiglio non accenna, a riguardo, ad un minimo di autocritica, confermando che da certi punti di vista nulla è cambiato nel loro modo di vedere il territorio.

La gestione della città è stata distorta a colpi di varianti e quella strada tracciata ancora oggi viene utilizzata dall’amministrazione Cinque Stelle per l’operazione Esselunga.

Un’operazione sulla quale ribadiamo la nostra contrarietà (espressa a più riprese nelle commissioni precedenti a quella di martedì e che verrà certificata dal voto negativo sulla variante urbanistica del prossimo consiglio).

Contrarietà nata da ragioni di ordine urbanistico – latita ancora un’idea generale di città con relativa revisione del Piano Strutturale – e da ragioni di carattere commerciale ed economico che a quanto pare sia PD che 5S condividono, ovvero che gli ipermercati siano ancora il volano di sviluppo da portare avanti in questa città e che addirittura possano contribuire, con fantomatici accordi, alla crescita del piccolo commercio del quartiere.

Un’operazione, inoltre, annunciata in associazione alla pioggia di contributi che la stessa Esselunga dovrebbe riversare nel comparto culturale e turistico della città ma che ad oggi non è certificata da nessun atto amministrativo.

La stessa tesi dell’interruzione del dominio COOP sul territorio è in ritardo di circa vent’anni e oggi non ha nessun tipo di valore se non quello di creare uno specchietto per quelle allodole che ancora credono in quel racconto ( come se ad oggi non esistessero in città altri marchi di grande distribuzione).

Insomma, cambiano gli attori ma il cattivo copione resta sempre il solito. Certi interessi, evidentemente, sono duri a morire.

Direttivo Buongiorno Livorno