Cronaca 26 Ottobre 2020

Chiusure covid, Confesercenti: “Subito contributi, troppo facile penalizzare i soliti”

“DPCM – Alle imprese, entro poche ore, arrivino veri e proporzionati contributi di ristoro”.

“La tutela sanitaria di ogni cittadino è la priorità, ma è troppo facile penalizzare sempre i soliti”.

 

Calgaro_Maristella

Calgaro Maristella

Livorno 26 ottobre 2020

Le nuove disposizioni per il contenimento del Covid-19 causeranno a livello nazionale un’ulteriore riduzione di circa 5,8 miliardi di euro di consumi delle famiglie.

L’ennesimo colpo per commercio, turismo e somministrazione, che potrebbe causare, nella nostra provincia, la chiusura di altre centinaia di attività, aggravando le cessazioni di impresa previste quest’anno; In particolare per la ristorazione, bar e pubblici esercizi è un colpo mortale, un colpo per centinaia di imprese e lavoratori dipendenti: un vero massacro.

“Questa volta non ci sono alibi, spiega Maristella Calgaro, Presidente Confesercenti provinciale di Livorno.

Conosciamo gli effetti devastanti del lockdown sulla platea delle attività che saranno chiuse totalmente o parzialmente per decreto: i 70 giorni di chiusura delle attività del commercio, turismo e servizi nella nostra provincia sono costati la perdita del 60% di fatturato e un altro colpo, le nostre imprese, non lo reggeranno”.

“Sono necessarie scelte non dettate solo dall’emergenza o dall’onda emotiva di queste ore, ad esempio su trasporti, scuola ed economia, ma equilibrate e mirate ad evitare un tracollo economico e sociale, mantenendo sotto controllo il sistema sanitario, perché la tutela sanitaria di ogni cittadino è la priorità, ma coniugarla con scelte che non distruggano l’economia è la vera sfida.

Come Confesercenti, ha proseguito Calgaro, abbiamo chiesto e chiederemo con forza e in tutte le sedi possibili, che per tutte queste imprese, entro poche ore, arrivino veri e proporzionati contributi di ristoro e dopo, solo dopo, i divieti.

Questa volta, ha poi concluso il Presidente di Confesercenti, per le imprese del commercio, turismo e servizi, già pesantemente provate da mesi difficilissimi, non ci può essere altra versione accettabile: per noi, per in nostri dipendenti, per le nostre famiglie, per le nostre imprese”.