Cronaca 28 Maggio 2017

Brosio, Bocelli e Vissani a Montenero per 3 progetti del cuore

Montenero, Pellegrinaggio e Cena del Cuore.

Montenero, Pellegrinaggio e Cena del Cuore

Brosio, Bocelli e Vissani a Montenero per 3 progetti del cuore

PELLEGRINAGGIO E CENA DEL CUORE – SANTUARIO MADONNA DI MONTENERO
LIVORNO SABATO 27 MAGGIO 2017

 

 

LA CENA DEL CUORE
Il Pellegrinaggio del Cuore alla Madonna di Montenero, la Vergine delle Grazie e dei Miracoli si concluderà con una Cena del Cuore e della Solidarietà alle 20,30 nei saloni del Ristoro del Pellegrino in Piazza Montenero n. 8.
Il menù della cena di solidarietà è firmato dal grande Maestro Chef stellato Gianfranco Vissani che per tanti anni mi ha accompagnato nella conduzione dei programmi di Rai Uno, da prima Domenica In insieme a Carlo Conti e poi a Linea Verde curando la rubrica di enogastronomia con le prelibatezze dei prodotti tipici più prestigiosi del nostro paese.

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Il ricavato della serata del Cuore sarà devoluto in parte a opere di carità della Diocesi di Livorno, secondo le indicazioni del Vescovo Sua Eccellenza Simone Giusti, per la realizzazione di due progetti: la ristrutturazione del “Progetto Casa Incontro” per i detenuti poveri ed i loro famigliari, ed il “Progetto Villaggio della Carità” per i poveri di Livorno in special modo le famiglie italiane in difficoltà.

 

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I tre progetti del cuore

PRIMO PROGETTO:
CASA INCONTRO PER DETENUTI E FAMIGLIARI

La Congregazione delle Figlie del Crocifisso nel 1995 donò alla Caritas di Livorno – da sempre presente all’interno della Casa Circondariale Le Sughere con i volontari della Commissione Carcere – un’abitazione per il servizio di assistenza e di volontariato a disposizione dei detenuti poveri e delle loro famiglie.
Si tratta di un appartamento di 180 metri quadri circa di proprietà del Pio Istituto Santa Maria Maddalena a Livorno, in via della Maddalena n° 8, destinato in comodato d’uso gratuito all’accoglienza sia dei detenuti in permesso, che hanno bisogno di incontrare i loro cari, sia dei loro famigliari in condizioni disagiate che vengono da lontano per visitare i loro parenti carcerati.

SECONDO PROGETTO:
VILLAGGIO DELLA CARITA’ PER I POVERI DI LIVORNO

Il Progetto Villaggio della Carita’ per i poveri residenti a Livorno si è reso nel giro degli ultimi tre, quattro anni urgente e necessario per le richieste di aiuto delle famiglie in difficoltà economica. Il Centro per la Famiglia della Caritas ha ricevuto centinaia di richieste di intervento per quei nuclei famigliari bersagliati dalle avversità e dalle difficoltà economiche con figli piccoli sfrattati per morosità incolpevole.
Il Progetto Villaggio della Carità nascerà nel Quartiere popolare di Corea, nell’area di via La Pira in cui un tempo sorgeva il Villaggio Scolastico di Don Nesi, seguendo così le indicazioni di Papa Francesco che sostiene con forza la riqualificazione delle periferie urbane a favore degli emarginati e dei poveri.
Verrà costruito un immobile di due piani che coprirà una superficie complessiva lorda di oltre 2000 mq, aumentando la capacità di risposta dei servizi di prima accoglienza (mensa, docce e guardaroba), sostenendo il percorso di innovazione e sperimentazione che la Caritas cittadina ha intrapreso da tempo in risposta alla precarietà abitativa (la struttura supporterà l’avvio di due importanti progetti di social housing: uno rivolto ad adulti gravemente emarginati e l’altro alle famiglie) e aprendo nuovi spazi alle attività di formazione e promozione della carità rivolti ai giovani e ai volontari.

TERZO PROGETTO ASSOCIAZIONE ONLUS OLIMPIADI DEL CUORE DI MARIA:
MATTONE DEL CUORE – PRIMO OSPEDALE PRONTO SOCCORSO DI MEDJUGORJE

Il progetto verrà realizzato in località Citluk in Bosnia Erzegovina negli altopiani della provincia di Mostar. Papa Francesco nell’udienza privata, da Lui stesso richiesta, a Palazzo Apostolico il 9 aprile 2015, mi chiese personalmente, dopo aver preso visione delle iniziative dell’Associazione Onlus Olimpiadi del Cuore, di realizzare questo presidio ospedaliero di Pronto Soccorso non solo per i pellegrini Cristiani ma per tutte le etnie e le religioni, presenti sul territorio della Bosnia Erzegovina che per lanciare un messaggio di solidarietà e di pace in questa area di difficile coabitazione e dai fragili equilibri politici e religiosi. Il pontefice, con questo messaggio chiaro e semplice, mi indicò anche il nome a cui dedicare il pronto soccorso: “Ospedale della Pace – Peace Hospital”
In quest’area ci sono decine di villaggi, frazioni e comuni a circa 40 km da Mostar (dove c’è l’unico, vero e grande policlinico ospedaliero difficilmente raggiungibile a causa di strade accidentate e carenza strutturale di servizio di 118 con ambulanze moderne ed attrezzate) e non esiste alcun sistema sanitario di pronto soccorso d’urgenza ma solo ambulatori medici.
In questa zona gravitano, nel territorio dei comuni di Citluk, Ljubuski, Siroki Brijeg, Capljina , Grude, Stolac, Neum, più di 100mila residenti che, in caso di emergenza sanitaria in codice rosso, devono raggiungere urgentemente Mostar, unico grande ospedale in grado di soccorrere con ottima competenza professionale medica.
STRADE STRETTE E PERICOLOSE: GRAVI PROBLEMI PER I SOCCORSI
I 100mila residenti appartengono, come è noto, a varie etnie e religioni: cattolici croati, musulmani bosniaci ed ortodossi serbi che per tanti anni si sono combattuti nella guerra degli anni ’90 ed ora tentano in tutti i modi di vivere in pace dimenticando le ferite del passato.
Quando si verifica un incidente, un caso grave d’infarto o in generale una situazione di urgenza chirurgica con ricovero immediato per operazione o intervento ci sono problemi molto gravi di viabilità per raggiungere il grande ospedale di Mostar: la strada è infatti molto pericolosa, stretta e tortuosa, a strapiombo sul Fiume Neretva e quando c’è traffico di camion o pullman diventa difficile per un’ambulanza arrivare in tempo per salvare una vita umana.
Ma non è tutto: non esiste un vero e proprio sistema di centralino telefonico S.O.S 118 come in Italia o in altri paesi d’Europa e le autoambulanze spesso sono carenti, non attrezzate e non operano 24h al giorno.
LE MODALITA’ DI REALIZZAZIONE DEL PRONTO SOCCORSO:
CITLUK, MOSTAR E OLIMPIADI DEL CUORE
Allora noi delle Olimpiadi del Cuore che da anni aiutiamo le popolazioni della Bosnia Erzegovina, specialmente orfani ed anziani abbandonati dei 49 comuni della Erzegovina e delle periferie di Sarajevo, ci siamo attivati in accordo e con le autorizzazioni della Direzione Generale dell’Ospedale di Mostar nella persona del capo della chirurgia generale il dottor Ante Kvesic, nella persona della dottoressa Vlatka Martinovic, capo della chirurgia pediatrica di Mostar, per raccogliere fondi per la costruzione del Primo Pronto Soccorso di Citluk.
Il progetto si dovrà realizzare in questi termini secondo gli accordi con le autorità sanitarie ed amministrative competenti dell’Erzegovina: le Olimpiadi del Cuore raccolgono i fondi e costruiscono l’Ospedale e poi lo consegnano a titolo gratuito e senza nulla pretendere secondo le direttive del Direttore Generale dell’Ospedale di Mostar, dottor Ante Kvesic, dell’ingegnere sanitario dell’Ospedale di Mostar, Tihomir Cavar.
Il Comune di Citluk nella persona del Sindaco, della giunta comunale e del consiglio comunale, del consulente edilizio l’ingegner Ivo Krasic, si impegnano a concedere a titolo gratuito il terreno qualora il progetto edilizio risponda alle direttive e ai criteri del piano urbanistico.
Una volta consegnato il Pronto Soccorso già allestito con le attrezzature mediche al Comune di Citluk, la direzione sanitaria dell’Ospedale di Mostar si occuperà della gestione perché verrà inserito nel sistema sanitario pubblico del Ministero della Salute di Sarajevo.
Le Olimpiadi del Cuore hanno già ottenuto l’autorizzazione dal Ministero della Giustizia di Sarajevo per la costituzione di una Fondazione di diritto Bosniaco con sede in Bosnia Erzegovina in provincia di Mostar nel Comune di Citluk presso l’avvocato Ivan Primorac.
A questa Fondazione verranno versati i fondi raccolti in Italia e in Europa dall’Associazione Onlus Olimpiadi del Cuore con sede a Forte dei Marmi in Toscana.
IL COMUNE DI CITLUK, AREA GEOGRAFICA STRATEGICA PER IL SOCCORSO
La zona del Comune di Citluk è strategica perché è centrale rispetto a tutti gli altri comuni degli altipiani dell’Erzegovina che abbiamo citato.
Attorno a questi comuni e villaggi gravitano anche migliaia di turisti stranieri che visitano le Cascate naturali di Kravica, gli antichi castelli dell’Erzegovina, i parchi nazionali e altre decine di migliaia di pellegrini cristiani che visitano Medjugorje, pellegrini ortodossi che visitano il monastero di Zitomislic e poi pellegrini musulmani che visitano l’antico villaggio di Počitelj.
In questa zona si trova anche il famoso Hutovo Blato, Parco Nazionale Ambientale, visitato da migliaia di turisti provenienti da tutti i paesi del mondo per il Bird Watching e per l’avvistamento di fauna e flora locale fra laghi e foreste.
Così possiamo ben dire che fra le moschee musulmane presenti nei villaggi, le chiese cattoliche della zona di Medjugorje e le chiese ortodosse della Erzegovina, insieme alle centinaia di migliaia di turisti e ai residenti degli altopiani di questi comuni, sarebbe necessario, indispensabile ed urgente un pronto soccorso nella zona centrale del Comune di Citluk.
PROGETTO PRONTO SOCCORSO DI CITLUK PER TUTTE LE ETNIE E RELIGIONI
Si tratterebbe di un ospedale di Pronto Soccorso per tutte le etnie e religioni, per i turisti e per i pellegrini che visitano i luoghi di culto di ogni religione e che si trovano a visitare i luoghi degli altopiani. Non vogliamo costruire una cattedrale inutile ma un vero e proprio PET, cioè un Punto di Emergenza Territoriale, di mille metri quadrati, dotato di strutture per la chirurgia di emergenza, chirurgia ortopedica, ambulatori, sala raggi ed ecografia, reparto di cardiologia per interventi in codice rosso per infarti e collassi gravi.
REALIZZAZIONE DI UN 118 TELEFONICO PER CHIAMATE URGENTI DI SOCCORSO
Verrebbe inoltre realizzato, nei locali del Pronto Soccorso, un centro di ascolto e risposta rapida per le chiamate di urgenza in codice rosso, in Italia si chiama Centralino 118 con ambulanze pronte a partire 24h al giorno. Questo aspetto del soccorso e dell’assistenza sanitaria per tutte le etnie e le religioni presenti nel territorio della Erzegovina sarà prioritario nei principi che hanno ispirato il progetto Mattone del Cuore per costruire il primo presidio ospedaliero di Citluk.

GLI AMICI, BENEFATTORI E SOSTENITORI DELLA
CENA DEL CUORE DI MONTENERO

La Cena del Cuore é stata sostenuta da Amici e Benefattori dell’Associazione Onlus Olimpiadi del Cuore da me fondata. La Cena del Cuore con menù, firmato da Vissani, le prelibatezze di pesce e di crostacei del Mar Tirreno e le leccornie di terra dei più prestigiosi prodotti tipici della Toscana con i vini più prestigiosi del Chianti Fiorentino, Senese e Maremmano.

Ecco l’elenco di tutte le aziende, le imprese e i commercianti di Livorno, della Toscana e di altre regioni d’Italia che hanno sostenuto il nostro progetto: