Porto 31 Maggio 2017

Il sistema dei canali di Livorno presto patrimonio Unesco?

 

I fossi e le fortificazioni dell’antica Livorno potrebbero presto diventare patrimonio dell’Unesco.

La notizia è giunta dal convegno sul waterfront livornese organizzato dal Propeller Club, Port of Leghorn.

I fossi e le fortificazioni dell’antica Livorno potrebbero presto diventare patrimonio dell’Unesco. La notizia è giunta dal convegno sul waterfront livornese organizzato dal Propeller Club, Port of Leghorn. Nel corso delle relazioni è emerso anche che ci sarebbe l’interessamento dell’architetto Renzo Piano per il rifacimento e la rivalutazione del silos granario adiacente alla stazione marittima.

L’incontro, voluto dal Propeller e dalla sua presidente Maria Gloria Giani Pollastrini, dopo i saluti del sindaco Filippo Nogarin, ha visto gli interventi del prof. Francesco Karrer (Università La Sapienza di Roma), del prof. Marco Massa (UniFirenze), del contrammiraglio Pierpaolo Ribuffo (comandante dell’Accademia Navale), dell’ingegner Andrea Cecconi (Ingegneria delle Strutture) e del dott. Fabio Boschi (Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Pisa e Livorno).

Il prof. Massa ha spiegato che proprio la città di Livorno, insieme a quelle di Mahón, Cartagena e Cadice, verrà proposta come sito seriale all’Unesco affinchè il suo sistema di canali, fortificazioni ed edifici venga riconosciuto patrimonio dell’umanità. La città di Livorno è infatti l’unica al mondo (insieme con Utrecht) a riprendere l’idea leonardesca di una città commerciale sull’acqua disegnata su tre livelli: canali/cantine, piano strada ed edifici.

L’università di Firenze ha preparato un dossier preliminare, che – se accolto – darà il via a una istruttoria vera e propria con rilievi e schede storiche per ogni cantina, edificio e aspetto rilevante.

La tempistica non sarà breve: L’Italia è il Paese con il maggior numero di siti accreditati, quindi può presentare una sola richiesta l’anno, con una lista di 40 località che attendono, “Ivrea industriale del XX secolo” (leggi Olivetti) in testa.

Qualora la proposta non fosse accolta, l’Università di Firenze mira a far rientrare Livorno nel “Masterplan di riqualificazione del patrimonio storico-portuale”, che garantirebbe fondi per la manutenzione e la valorizzazione delle opere.

Il contrammiraglio Ribuffo ha invece presentato all’assemblea un ambizioso progetto per il restauro dell’auditorium dell’Accademia Navale. Il piano prevede un nuovo ingresso, una maggiore luminosità, una capienza triplicata e la messa a norma della struttura; quest’ultima è infatti non agibile da parte dei civili e va avanti con una serie di deroghe periodiche applicabili solo al personale militare. Negli auspici di Ribuffo, l’auditorium dovrebbe diventare un luogo di incontro e riflessione per tutta la città.

L’ing. Andrea Cecconi è stato recentemente promotore di un concorso di idee per la rivalutazione del silos granario adiacente alla stazione marittima.

Per quanto oggi decadente e abbandonata, l’opera è tuttora solidissima ed è stata la seconda opera realizzata in cemento armato qualche anno dopo le terme del Corallo.

«Renzo Piano è innamorato di questa struttura» ha specificato Cecconi «e vorrebbe realizzare un progetto per valorizzarla di nuovo».

L’ingegnere ha chiuso la sua relazione presentando quella che definisce “una operazione a levare, anziché ad aggiungere” per il tratto che va dagli scali del monte pio al ponte di marmo con un ritorno alla pavimentazione originaria e alla camminabilità delle banchine al livello dell’acqua.

Questo progetto vuol essere parte di una visione di ampio respiro che dia nuova vita e nuovo splendore a un’area storica unica in Italia e all’estero.

Il sindaco Nogarin ha dimostrato molto interesse nei vari progetti presentati e nell’idea di promuovere le eccellenze locali.

Due piani hanno già una sostanziale approvazione da parte delle Belle Arti e del responsabile per Livorno Fabio Boschi: l’acquaticità della Fortezza Vecchia (Il ripristino dello specchio acqueo antistante ora interrato) e l’apertura alle visite del pubblico della magnifica torre del Marzocco, attualmente impedita dalle normative di sicurezza per l’accesso alla Darsena Toscana.

Platea al gran completo per l’occasione. Erano presenti tra gli altri: il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale Stefano Corsini, Il segretario generale pro-tempore Massimo Provinciali, le autorità militari, il questore Orazio D’Anna,  Enrico Bonistalli (Asamar), Roberto Alberti (Fedespedi), Fiorenzo Milani (Federazione Piloti), Stefano Salvestrini (Medov), L’avvocato Pierluigi Boroni e Piero Mantellassi (Consorzio Nautico).