CNA: “Scuola: servono più mezzi privati per ridare fiducia ai genitori sul trasporto bus”
Livorno 30 dicembre 2020 – “Scuola: servono più mezzi privati per ridare fiducia ai genitori sui bus
Tratte urbane disertate a ottobre per paura del contagio. Adesso capienza al 50%”
“Occorre ridare ai genitori fiducia nel trasporto pubblico locale nelle ore di punta dell’entrata ed uscita da scuola, altrimenti succederà come all’inizio dell’anno scolastico, quando tutti accompagnavano i figli a scuola in macchina o scooter, per evitare l’assembramento sugli autobus”.
E’ quanto afferma il coordinatore di CNA Trasporti Alessandro Longobardi sulla questione del trasporto pubblico locale in chiave covid; sostenendolo anche nel corso della commissione consiliare di Livorno dedicata all’impatto sul TPL.
“Solo aumentando le corse anche urbane tramite un maggior numero di bus privati, le famiglie torneranno a fidarsi del trasporto pubblico.
I dati su cui si stanno facendo i conti per calcolare il numero dei mezzi in più necessari – continua Longobardi – è falsato dallo scarso utilizzo che c’è stato dei bus urbani fra settembre e novembre a causa della paura del contagio quando tra l’altro la soglia di riempimento era assurdamente all’80%.
Se all’utenza passerà il messaggio che i bus sulle tratte urbane rimarranno quelli o come sembra verranno addirittura diminuiti; anche se adesso con una capienza fissata al 50%, in pochi torneranno a prenderli.
Prendiamo ad esempio le corse della LAM blu a Livorno in orario scolastico che vanno da Miramare alla stazione, che senza il covid viaggiavano strapiene già da metà percorso:
un pullman turistico ha una media di 50 posti, dimezzandoli diventano 25; davvero si pensa che, anche con la DAD al 50%, bastino 25 posti per portare a scuola tutti gli studenti delle scuole superiori servite da quelle corse?
Parliamo di Enriques; Nautico; Vespucci; Cecioni e Galilei solo per citare gli istituti più vicini alle fermate.
Chi manderà i figli alle fermate rischiando che rimangano a piedi?”.
Il direttore di Cna Dario Talini afferma:
“In questo modo:
si pensa di non controllare il rispetto della capienza al 50%;
o si vuole in realtà incentivare l’uso del mezzo privato (e la bicicletta l’inverno non sarà certo quello preferito).
NCC auto e bus sono pronti a fare nuovamente la propria parte a servizio delle aziende di trasporto pubblico o direttamente dei comuni.
Non ci è piaciuto l’obiettivo annunciato dall’assessore regionale ai trasporti di voler risparmiare sui mezzi privati
Ci sembra che vada contro l’interesse sia dell’utenza che delle imprese:
queste non vogliono arricchirsi ma semplicemente lavorare ad un giusto compenso per garantire; sicurezza stradale, sicurezza sul lavoro, assicurazioni, sanificazioni, carburante, stipendi regolari e tutte le tasse da pagare nonostante il settore sia con le ruote ferme praticamente dalla fine della stagione turistica 2019”.