DUP e bilancio di previsione, M5S: “bocciati 17 nostri emendamenti”
Livorno 31 dicembre 2020 – DUP e bilancio di previsione, M5S: “bocciati 17 nostri emendamenti”
Stella Sorgente: “Come Movimento 5 Stelle Livorno abbiamo presentato 14 proposte di emendamento al Documento Unico di Programmazione e 3 al Bilancio di Previsione; 17 in tutto.
Si è discusso in Consiglio comunale il bilancio di previsione 2021-2023 e il DUP e la maggioranza ha bocciato tutti i nostri emendamenti:
non solo quelli più “identitari” (come quelli sull’ambiente), ma anche altri relativi al settore casa, ai diritti, ai beni comuni, all’edilizia scolastica.
Niente da fare:
nonostante i nostri ripetuti appelli a valutare almeno quelle proposte sulle quali potrebbe esserci un dialogo per la città; la maggioranza a trazione PD si è chiusa e, “pur apprezzando lo spirito di collaborazione” da parte nostra: ha bocciato tutte le proposte, anche quelle più semplici e condivisibili. Peccato.
Alcuni esempi?
1 – Emendamento per fermare definitivamente il progetto per un nuovo gassificatore di rifiuti in area ENI: contrari, perché il sindaco ha già detto che secondo lui non si fa, anche se a suo tempo il progetto è stato proposto dalla Regione, governata dal PD come la nostra città.
2 – Emendamento per discutere e approvare il nuovo piano di protezione civile entro il primo trimestre del 2021: contrari, nonostante il sindaco stesso avesse detto in commissione che entro i primi tre mesi del 2021 questo documento sarà pronto per essere discusso e votato.
3 – Emendamento per maggiori risorse al fondo di supporto sfratti ed espropriazioni: bocciato.
4 – Emendamento su maggiori risorse per imprese e partite IVA: niente da fare. Contrari.
5 – Emendamento per maggiori indicatori su iniziative e progetti contro la discriminazione basata su orientamento sessuale e identità di genere: PD e maggioranza tutti contrari come Carlo Ghiozzi (Lega). Sinistra e resto della Lega tutti favorevoli. Romiti di Fratelli d’Italia astenuto. Può essere considerata comunque una vittoria politica per la spaccatura del centrodestra su un tema così sensibile.
6 – Emendamento su numero patti di collaborazione per i beni comuni: ovviamente PD e maggioranza contrari. Tutte le opposizioni favorevoli in coro.
Insomma, quando arriva l’ordine di scuderia del partito, tutti contrari, si pigia lo stesso bottone rosso.
Un brutto atteggiamento, specie in un momento di crisi come questo:
si vuole dimostrare di avere sempre ragione, anche quando si presenta un bilancio che, pur essendo definito “solido”, presenta tante incognite.
Nonostante previsioni di entrata sparate a mille, ci sono alcuni capitoli di spesa molto ridotti, come quello sulle manutenzioni ordinarie delle scuole, che passano dagli oltre 1 milione e 400 mila del 2020 e del 2019 e al milione e mezzo di euro del 2018, ai 977 mila euro di quest’anno.
Quasi mezzo milione in meno per la sicurezza delle scuole.
O (zero) euro sul capitolo del Festival Mascagni (che quotava quasi 300 mila euro lo scorso anno); tanto sponsorizzato e pompato dall’Amministrazione Salvetti, con tanto di nomina di specifico direttore artistico ad esso dedicato.
Si promette di metterci le risorse o di trovarle da altri enti nel corso dell’anno, ma intanto la cifra ad oggi è zero.
In compenso l’entrata dal contrassegno della prima lettera auto è al massimo:
si promette di cancellarla come lo scorso anno, ma ci saranno da trovare altri 900 mila euro.
Speriamo che tutto vada per il meglio, ma i numeri del bilancio Salvetti/Ferroni non ci fanno stare molto tranquilli..