Addio a Laura Pasqualetti, pianista e vocal coach. Il cordoglio del Teatro Goldoni
Il Teatro Goldoni di Livorno partecipa commosso alla scomparsa di Laura Pasqualetti, pianista ed artista di rara sensibilità e capacità interpretative.
Il suo nome è strettamente legato alle attività del Teatro della sua città da oltre 30 anni: non si contano le preziose collaborazioni come Maestro preparatore in tante produzioni liriche, le sue partecipazioni come protagonista in concerti e spettacoli, dove sempre, con quella tranquillità e modestia che sempre l’accompagnava, dava spessore e colore ad ogni passaggio musicale.
L’abbiamo applaudita per l’ultima volta sul palcoscenico del Goldoni lo scorso autunno in diretta TV, quando fu lei a tenere a battesimo la stagione live in streaming con il tenore Marco Ciaponi e il soprano Desirèe Rancatore.
Anche in quelle occasioni Laura, oltre ad essere come sempre punto di riferimento sicuro e puntuale per i cantanti (entrambi di fama internazionale), offrì ancora una volta al pubblico la sua appassionata lettura di pagine mascagnane e di altri grandi autori del melodramma.
Le più sentite condoglianze alla figlia Virginia ed un ricordo che mai verrà meno ad un’amica carissima del nostro teatro
Mario Menicagli, direttore del Goldoni:
“Questo non ce lo dovevi fare… – si apre così il personale pensiero rivolto a Laura del direttore del Goldoni Mario Menicagli – con alcuni messaggi accompagnati da emoticon pieni di cuoricini avevi promesso fino a qualche giorno fa che ce l’avresti messa tutta per tornare a “dominare” le tue prove prove di sala, di regia, ad essere supporto irrinunciabile per ogni solista che intendesse lavorare con impegno e serietà, così come hai fatto fino a poco tempo fa nonostante le tue condizioni non fossero ottimali. Invece è arrivata la notizia che facevamo finta di non doverci aspettare.
E con te se ne va un’anima dolce, sensibile; se ne va una grande musicista riconosciuta e apprezzata da tutti i grandi teatri e da tutti i più grandi maestri.
Se ne va una bandiera del nostro teatro che, proprio a settembre, aveva deciso di ritagliarti il ruolo che ti spettava di diritto:
quello di coordinatrice dei maestri collaboratori, ruolo che avevi accettato con un entusiasmo quasi adolescenziale.
Forse, sinceramente, l’avevamo ritagliato e inventato proprio per te e quindi di questo ruolo adesso ne faremo a meno, ritirando per sempre la “maglia” che doveva essere tua…piccolo segnale che non attenua certo l’immenso dolore che proviamo”.