Scuola, Unicobas dice No ai nuovi comprensivi
L’Unicobas scuola esprime posizione nettamente contraria al processo di definitiva comprensivizzazione avviato dall’Amministrazione Comunale e dall’Ufficio scolastico provinciale. Il processo di estensione generalizzata degli istituti comprensivi nel Comune di Livorno non è stato completato in questi anni poiché ha sempre presentato notevoli criticità che non sono state risolte, anche se affrontate a più riprese.
Il funzionamento dei comprensivi già attivi da tempo sul territorio comunale non ha assicurato la stabilità di dimensionamento che era stata prefigurata, tanto che l’amministrazione stessa propone di rivedere la situazione non solo estendendo ma anche ridisegnando la composizione dei comprensivi attuali e andando a definire un panorama complessivo che sconvolge gli assetti territoriali e le esperienze didattiche consolidate dalla funzionalità di gruppi docenti…
Il gioco degli smembramenti e delle riaggregazioni non risponde ad alcuna delle finalità dichiarate:
• i flussi previsti non saranno governabili proprio perché non rispondenti alle esigenze del territorio, e quindi la tenuta del dimensionamento non potrà essere assicurata.
• Il miglioramento della didattica attraverso la programmazione verticale non è certo garantito dal processo amministrativo di comprensivizzazione, bensì dalla professionalità docente che in questi anni ha prodotto comunque esperienze altamente qualificate anche attraverso la didattica verticale realizzata in autonomia di scelta educativa. Un ulteriore miglioramento di questi processi didattici andrebbe garantito attraverso ben altre misure, che niente hanno a che vedere con la comprensivizzazione. Ciò di cui c’è bisogno sono adeguati investimenti edilizi, realizzazione di spazi laboratoriali idonei, incremento della dotazione del personale per realizzare una didattica realmente inclusiva ed efficace.
L’estensione generalizzata dei comprensivi, lungi dal rispondere all’esigenza delle famiglie, al miglioramento della didattica e alla stabilità del dimensionamento, consentirà un solo risultato certo, ovvero una perdita secca di posti di personale ATA e la riduzione delle Dirigenze.
L’operazione comporterà la perdita secca sulla pianta organica di 13 posti di collaboratore scolastico, tre posti di DSGA e tre posti di Dirigente scolastico.
Come già espresso in altre occasioni, siamo contrari a questa operazione di pura razionalizzazione economica che rappresenta l’ennesimo taglio alla scuola.
Riteniamo che le priorità imposte dalla perdurante emergenza Covid, che le scuole si trovano ad affrontare senza che siano state erogate le misure richieste debbano essere il piano su cui concentrare l’impegno, senza avviare processi impegnativi e destrutturanti prima ancora che ricostruenti, amministrativamente impegnativi e caotici come appunto l’ estensione generalizzata degli istituti comprensivi.
Gli atti emanati dalla Regione Toscana consentono fra l’altro di portare a termine l’operazione entro il 2024 e questo rende ancor più incomprensibile la decisione dell’Amministrazione locale di procedere anticipatamente nell’operazione. Il mondo della scuola, i Collegi docenti, i Consigli d’Istituto, le assemblee sindacali, le organizzazioni sindacali tutte hanno espresso parere negativo e chiesto di rinviare l’operazione, trovando fino ad oggi, l’opposizione dell’Amministrazione che mostra di voler procedere senza tener conto di queste richieste. L’interlocuzione non significa comunicare le proprie decisioni e andare avanti a testa bassa, magari utilizzando scadenze come il “Settembre pedagogico” per propagandare scelte sicuramente non condivise.
La questione necessita di ulteriori passaggi che il mondo della scuola livornese, allo stato attuale, non può sostenere e che occorre respingere, rimandando a una fase successiva, che veda il coinvolgimento attivo e progettuale di tutti coloro che nella scuola operano quotidianamente e che hanno bisogno di solide garanzie professionali e occupazionali per affrontare un processo profondo.
La Segreteria provinciale dell’Unicobas Patrizia Nesti- Claudio Galatolo