Nera 10 Luglio 2017

Rubano furgone: bloccati dopo folle corsa, tre si dileguano, uno viene indagato

POLIZIA DI STATO : in 4 rubano un furgone , bloccati dopo folle corsa…3 si dileguano, 1 indagato per ricettazione

Il Fatto è accaduto nella serata del 7 luglio u.s., mentre il personale della Questura di Livorno effettuava un servizio specifico di prevenzione e controllo in zona Stazione ed adiacenze. in particolare nella zona di via dell’artigianato.

Intorno alle ore 23 circa mentre agli uomini della Squadra Mobile percorrevano via dell’Artigianato, notavano un furgone bianco che a tutta velocità usciva da via Rotini e si immetteva in via delle Sorgenti in direzione Nugola.

Gli agenti, insospettiti dalla velocità e preoccupati dal modo di guidare spericolato e sprezzante si mettevano all’inseguimento del furgone che sempre viaggiando a forte velocità, svoltava repentinamente, imboccando la via delle Sorgenti questa volta in direzione Stagno.

Una volta superato il campo nomadi, gli operatori riuscivamo a raggiungere il furgone ed a leggere il numero di targa.

Al fine di procedere al fermo del veicolo veniva richiesto, tramite sala operativa, anche l’ausilio di una volante.

Intanto, una volta immessosi in via Aiaccia, il furgone rallentava la marcia sino a fermarsi sul lato sinistro della strada.

Gli uomini della volante, scendono dal mezzo di servizio, si qualificano all’autista del furgone ma, a questo punto, senza neppure rispondere il conducente riparte con il veicolo a tutta velocità in direzione Pisa.  

Tallonato dalla volante, il conducente del furgone, giunto allo svincolo per Vicarello effettuava un’inversione di marcia prendendo direzione Livorno per poi, poco dopo, fare la stessa manovra invertendo nuovamente il senso di marcia e prendere per Stagno Vecchia.

Una serie di manovre elusive, per cercare di seminare la volante della polizia, manovre evasive che però non sono servite all’autista del mezzo. Nel tentare la fuga con le sue manovre rocambolesche, finiva per urtare un cordolo in cemento alto circa 40 cm. che delimita la sede stradale, arrestava la folle corsa.

Gli operatori di polizia, raggiunto il mezzo, notavano tre uomini che immediatamente abbandonavano il furgone e scavalcando le recinzioni delle abitazioni lì ubicate si dileguavano tra le campagne; un quarto uomo invece , dopo essere sceso dal mezzo, veniva bloccato e riconosciuto dagli operanti per H.A.

Sul posto, giungeva altro personale delle volanti che, una volta appreso quanto accaduto, si mettevano immediatamente alla ricerca dei fuggitivi senza però rintracciarli.

Il furgone abbandonato con il motore acceso risultava avere la chiave originale inserita nel quadro e tutto l’abitacolo a soqquadro.

La centrale operativa informava che il mezzo risultava essere di proprietà della ditta “New Cofee s.r.l” con sede a Bucine (AR).

Dal sommario controllo del mezzo veniva accertato che la gomma anteriore lato passeggero, durante l’impatto con il cordolo in cemento era esplosa e che a causa del pneumatico a terra il mezzo poggiava direttamente sul cordolo tanto da renderne impossibile la sua rimozione se non mediante l’intervento di un carro attrezzi.

All’interno del vano passeggeri, completamente messo a soqquadro veniva rinvenuto un tesserino dell’Autorità Portuale intestato ad un operatore livornese dell’88, mentre nel vano di carico vi erano solamente oggetti attinenti al rifornimento dei distributori automatici.

Rintracciato l’intestatario del tesserino, lo stesso riferiva agli operatori di aver lasciato il mezzo parcheggiato alle ore 16.00 circa all’interno del piazzale della ditta sita in Livorno via Salmi e che , prima di recarsi presso questi Uffici, era passato dal magazzino accertando che ignoti si erano introdotti all’interno dello stesso rompendo la finestra del bagno, dove avevano forzato alcune macchinette che erano lì in riparazione senza asportare alcunché in quanto vuote.

Si erano invece impossessati delle chiavi del furgone ,nonché di un mazzo di chiavi utilizzato per aprire i vari distributori collocati nelle varie ditte.

Lo stesso operaio asseriva di aver avvisato dell’accaduto il proprietario della ditta , che quanto prima si sarebbe recato presso gli uffici della Questura per formalizzare la denuncia di furto.

Una volta accertato che il mezzo risultava rubato,  l’uomo fermato, noto agli operatori come pluripregiudicato rispondente alle generalità di H.A. nato a Livorno nel 1992 ed ivi residente, veniva condotto presso gli Uffici dell’U.P.G. e S.P. dove veniva sottoposto ai rilievi foto-dattiloscopici ed indagato in stato di libertà per il reato di ricettazione in concorso.

LIVORNO 10.07.2017