Musica 26 Gennaio 2022

MASALUCE: “Flow”, il nuovo singolo della rock band toscana con Roberto Luti alla chitarra

MASALUCE: "Flow", il nuovo singolo della rock band toscana con Roberto Luti alla chitarraLivorno 26 gennaio 2022

Un cuore rock dalla Toscana con la band formata da Roberto LutiAlex SartiEnrico Cecconi e Renato Marcianò, con la produzione targata Golden Factory Records

Luce nei miei occhi vedo quello che vorreinon c’è gravità se non lo vuoiCresce la mia forzacresce fuori e dentro menon c’è limite se non lo vuoi”. Sono versi di “Flow”, il nuovo brano lanciato dai Masaluce.

Un flusso di sensazioni, connessioni, parole e immagini spinte da un groove di chitarra che sale alla distanza trascinato da una sezione ritmica incalzante.

Eccolo il secondo singolo lanciato dalla band toscana sbocciata nel 2021 e formata da Roberto Bob” Luti alla chitarra, Alex Sarti alla voce, Enrico Cecconi alla batteria e Renato Marcianò al basso.

Quattro musicisti di spessore, navigati e riuniti in un nuovo e fresco progetto di musica rock-blues con testi in italiano.

 

Una sfida, un incontro di anime e talenti che hanno deciso di mettere a disposizione la loro esperienza e la voglia di continuare a mettersi in gioco.

Così è nato Masaluce, un nome che pesca dai cognomi dei componenti della band e suona come qualcosa di mistico ed esoterico, calzante alle atmosfere create nei brani.

 

Sono due, finora, quelli lanciati in pasto al pubblico:

il primo è “La serpe e la stella”, storia di un amore impossibile, e poi il nuovo singolo “Flow”; sono entrambi prodotti dall’etichetta Golden Factory Records di Andrea Pelatti.

Con la speranza che la musica dal vivo possa ripartire presto, i Masaluce si tengono pronti a salire sui palchi, mentre continuano ad affinare il loro repertorio.

 

Ma come è nato tutto? Il progetto decolla nel 2021 dalla ristrutturazione di una cover band di esperienza decennale e di discreto successo; i Trainwreck.

La decisione di passare alla composizione di brani originali in lingua italiana nasce naturalmente assieme all’esigenza di esprimersi diversamente e nella propria lingua.

Roberto Luti racconta:

«Io e Alex suoniamo insieme da oltre dieci anni e siamo partiti come duo facendo cover di brani rock-blues con un’intenzione molto energetica.

Il progetto si è sviluppato in modo flessibile, aggiungendo anche basso e batteria.

Poi è arrivata la pandemia, durante la quale abbiamo sviluppato parti strumentali e linee vocali che ci hanno indotto a passare dalle cover a brani nostri originali.

E abbiamo deciso di farli in italiano, una scelta non automatica, ma perché no?

Culturalmente siamo abituati a sentire questo genere in inglese, ma la musica ha a che fare anche con una ricerca interiore, con un percorso di autenticità. Questo è quello che sentiamo dentro e vogliamo tirarlo fuori.

La nostra sfida consiste anche nell’abbattere certe barriere».

Gli fa eco Alex Sarti, voce e autore dei testi:

«È vero che ci sono già state esperienze di band rock con testi in italiano, ma il nostro modo di suonare non è paragonabile ad altre esperienze passate, quindi contiamo di fare emergere la nostra unicità, che si nutre delle esperienze e dei diversi stili che ciascun membro porta nella band.

Dopo “Flow” – prosegue Alex – usciranno altri brani sempre come singoli, ci stiamo lavorando e non escludiamo in futuro di raccoglierli in un album, mentre appena ripartiranno i concerti saremo lieti di presentarli sul palco in anteprima».

Tra i fondatori del progetto Masaluce, Alex Sarti è livornese come Roberto Luti ed è stato per quattro edizioni consecutive la voce dello spettacolo teatrale e multimediale The Blues Evolution.

Roberto Luti, invece è chitarrista in pianta stabile del progetto Playing for Change, che vanta collaborazioni con Keith Richards, Manu Chao, Bono Vox e molti altri.

Enrico Cecconi, conosciutissimo batterista pistoiese che ha avuto la fortuna di studiare per anni con Ginger Baker, vanta trascorsi negli Stati Uniti, dove ha collaborato con artisti del calibro di Buddy Guy, James Cotton, Chris Harper, Keb Mo e tanti altri. Il bassista Renato Marcianò, infine, viene da Milano, è diplomato al Siena Jazz e ha suonato tra gli altri con Ian Paice, James Thompson, Rudy Rotta e Karima Ammar.

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