Cronaca 2 Maggio 2022

Porto e Ordinanza 22, Usb: “Siamo di fronte ad un tentativo di eludere la sua applicazione? Pronti all’agitazione”

Il nostro scalo inauguri una nuova stagione per quanto riguarda i diritti e la sicurezza dei lavoratori

Porto e Ordinanza 22, Usb: "Siamo di fronte ad un tentativo di eludere la sua applicazione? Pronti all'agitazione"Livorno 2 maggio 2022

Porto di Livorno. Dopo l’organico porto L’autorità di sistema abbia il coraggio di far rispettare la nuova ordinanza sugli avviamenti.

Il nostro scalo inauguri una nuova stagione per quanto riguarda i diritti e la sicurezza dei lavoratori.

Siamo pronti a riaprire lo stato di agitazione

Da diversi anni i lavoratori portuali USB hanno portato avanti una lotta perché venisse applicata l’ordinanza n°9 (ora ordinanza 22) che obbliga tutte le società portuali a comunicare giornalmente tutti gli avviamenti e i turni dei lavoratori all’interno dello scalo livornese.

Società che svolgono sia operazioni portuali che servizi portuali ex art 16 bis. un piccolo passo avanti verso una maggiore trasparenza e sicurezza in porto dopo anni di vera e propria “giungla”.

L’Autorità Portuale dopo la pubblicazione del cosiddetto documento organico porto ha deciso di emettere nuovamente un’ordinanza simile.

 

In queste settimane ci siamo però trovati di fronte all’opposizione, più o meno dichiarata, di alcune società portuali che evidentemente vorrebbero continuare a fare ciò che vogliono.

L’applicazione delle nuove regole doveva già essere attiva dal 15 aprile scorso ma, attraverso un pretesto legato all’utilizzo del software commissionato dall’AdSP; è stata di fatto sancita una ulteriore proroga.

Siamo di fronte ad un evidente tentativo di eludere ancora una volta la sua applicazione.

Vorremmo ricordare, solo a titolo di esempio, che la prima ordinanza era datata 2009.

In 13 anni sostanzialmente nessuno o quasi, ha inviato gli avviamenti e i turni di chi lavora in porto.

Il nostro scalo come una zona “grigia” in cui neanche la massima istituzione, sa cosa succede giornalmente.

Ma questa ordinanza, oltre agli aspetti legati alla  sicurezza (attraverso la limitazione degli straordinari incontrollati) ha anche altre implicazioni.

Insieme all’organico porto potrebbe diventare finalmente l’occasione per avviare una nuova stagione di programmazione e regolamentazione del mercato del lavoro in porto.

Una nuova stagione che, a nostro avviso dovrà avere delle precise caratteristiche.

1) ritorno alla funzione originale degli articoli 16 che a Livorno si sono trasformati in semplici fornitori di manodopera in appalto alla mercé dei grandi gruppi Portuali.

Soggetti senza alcuna autonomia che hanno costruito un sistema di lavoro basato, il più delle volte, sul lavoro straordinario e non sulla qualità e la professionalità.

Con l’occasione dell’ordinanza 22 che giocoforza dovrà limitare questo istituto, i lavoratori dovranno avere il coraggio di rivendicare nuovi integrativi basati, appunto, sulla qualità del lavoro e sulla professionalità e non più sul “lavoro di più guadagno di più”.

2) per scardinare questo sistema l’unica soluzione è la creazione di un polo unico di manodopera portuale.

Non è possibile andare avanti con appalti a ribasso e società in costante concorrenza tra loro.

Concorrenza che viene pagata direttamente dai lavoratori anche in termini di minor sicurezza e maggior sfruttamento e carichi di lavoro.

Con il nuovo Ddl concorrenza (che permette il cumulo delle concessioni)  si andrà verso un monopolio dei padroni dei porti principali in Italia.

A questo meccanismo bisogna opporre il monopolio della manodopera portuale.

3) L’organico porto e l’ordinanza  devono essere la base di partenza per una vera programmazione e pianificazione anche sulle assunzioni.

Assunzioni che devono essere stabili e che devono tenere conto dei traffici e degli equilibri esistenti a partire dall’art 17.

Quest’ultimo non deve essere trasformato “nell’ammortizzatore sociale” da utilizzare in caso di  “crisi” temporanea di altre aziende ma deve tornare anch’esso alla sua forte funzione originaria.

USB non solo è pronta a riprendere lo stato di agitazione affinché l’ordinanza sia finalmente rispettata e applicata da tutti ma si impegnerà affinché il nostro porto non sia più il luogo in cui ognuno può “fare quello che gli pare” a partire dall’obbligo di utilizzo dei soli contratti di riferimento (unico dei porti e logistica e trasporti per i servizi portuali) in tutte le aziende; Per conquistare nuovi integrativi basati sulla qualità del lavoro, per arrivare finalmente ad un polo unico di manodopera.

USB Livorno sezione porto

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