Aree pubbliche 12 Giugno 2022

Coordinamento tutela parco Pertini: Ospedale sì, ma non nel parco. Quello che chiediamo da 2 anni

Livorno 12 giugno 2022

Ospedale sì, ma non nel parco

Giugno 2020 / giugno 2022 il coordinamento per la tutela del parco Pertini e dell’ospedale, da due anni chiede che:

– Il parco Sandro Pertini sia mantenuto e conservato integralmente nella sua sede attuale;

– Il nuovo ospedale si sviluppi all’interno dell’attuale perimetro senza ulteriore consumo di suolo;

– Il nuovo ospedale soddisfi pienamente i bisogni sanitari di Livorno e della sua provincia perché i livornesi non debbano diventare pendolari della salute presso altre città toscane.

Per fare questo le costruzioni esistenti siano valorizzate, anziché demolite, e le nuove strutture integrate ad esse funzionalmente

– I fabbricati ex Pirelli siano ristrutturati e destinati a servizi esterni del nuovo plesso ospedaliero e ad attività sociali e culturali del parco.

 

Dodici anni fa: Regione Toscana, Comune di Livorno e ASL cercano di abbandonare e dismettere il nostro ospedale e trasferire le attività ai piedi di Montenero;

 

due anni fa: nuovo tentativo per costruirlo all’interno del parco pubblico Pertini/Parterre, occupandone la parte più frequentata.

Da dodici anni hanno abbandonato il nostro ospedale al declino, non facendo la necessaria manutenzione, non aggiornando adeguatamente le dotazioni, impoverendo strutturalmente e funzionalmente questo complesso storico, patrimonio della città.

C’è un esodo di competenze, si allungano le attese, aumentano i casi di disagio sanitario.

Il nuovo progetto prevede un ospedale più piccolo, concentrato in un unico edificio, collocato l’area di un parco attrezzato, ad alto valore ambientale e paesaggistico, quindi per definizione un Ecomostro, in mezzo alla città.

Al di la dei proclami, nessuna prospettiva reale per l’ospedale che abbiamo oggi, solo demolizioni, anche dei blocchi ospedalieri più recenti e un destino incerto di possibile utilizzo di ciò che rimane.

Nessun progetto serio e verificabile di politica sanitaria adeguata alle reali esigenze, nessuna speranza di avere la disponibilità di un parco accogliente per le giovani e future generazioni.

Il rifiuto delle amministrazioni di confrontarsi davvero con ipotesi diverse, di accogliere le nostre richieste di coinvolgimento reale della cittadinanza in progetti che segnano il volto della città e la vita di chi la abita, ci ha spinto a costituire un comitato referendario, unica via per fare chiarezza sulle scelte fatte e sulle loro infauste conseguenze.

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