Piombino, in duemila in piazza e oltre cento imbarcazioni per dire no al rigassificatore
Piombino (Livorno) 19 giugno 2022
Il sindaco di Piombino Francesco Ferrari: “Giani ci ha convocati ma la decisione era già presa”.
Il commissario straordinario Giani ha convocato tutte le istituzioni del territorio a Firenze.
Preso atto che sarebbe stato più semplice nonché opportuno che fosse lui a venire a Piombino e magari ad ascoltare anche i cittadini, ci auguravamo che la riunione di oggi fosse un’occasione per aprire una seria discussione sull’opportunità di collocare un rigassificatore, non sulle modalità con cui l’opera sarà realizzata.
È evidente che la decisione era già stata presa, ancora una volta senza ascoltare la voce contraria del territorio.
I sentimenti prevalenti sono la delusione e la frustrazione di vedere la propria comunità ignorata ancora una volta.
L’abbiamo detto negli scorsi mesi e l’abbiamo ribadito oggi:
Piombino è la scelta sbagliata.
Un rigassificatore nel nostro porto rappresenta un pericolo per la sicurezza nonché un danno economico, sociale, ambientale e turistico per una città che sta con fatica cercando di rialzarsi da una crisi attraverso la diversificazione.
Una città che è già stata penalizzata a sufficienza in nome delle esigenze del sistema Paese.
Ci hanno assicurato che le procedure saranno rispettate e che nessun passaggio sarà bypassato:
il Comune di Piombino vigilerà sulla regolarità del percorso mantenendo una posizione forte e coerente a tutela della città.
Non diamo per scontato l’esito: le criticità sono molte e la voce del territorio deve avere un peso.
Ci doteremo di studi tecnici, giuridici e ambientali per proteggere la città. Abbiamo già richiesto al Ministero tutti i documenti che hanno portato a scegliere Piombino e ad escludere tutti gli altri porti italiani.
L’unico dato positivo, per ora, è il definitivo abbandono dell’idea di un impianto off shore ma non è certamente sufficiente a garantire che Piombino e tutto il territorio saranno in grado di andare avanti nell’opera di rilancio iniziata”.
Ieri a Piombino la manifestazione per dire no al rigassificatore, in 2000 in piazza
Oltre cento imbarcazioni in mare e duemila cittadini in piazza schierati per proteggere il futuro di Piombino
Con alcune frasi di un cittadino di Piombino il riassunto su come in questi anni è stata distrutta la città.
“Prima volevano mandarci i Fanghi di Bagnoli, poi le novelle su ripresa Acciaierie, poi la creazione di Montepuzzo (di circa 35 metri su terreno paludoso e falde inquinate a meno di 300 metri da abitazioni e centro abitato) poi le ecoballe di spazzatura buttate in mare e già la morte di oltre 40 delfini … lo smantellamento di un ospedale.. L’ impossibilità di nascere a piombino, ma in ambulanza o a cecina ; ora il rigassificatore in porto.. questa la sintesi degli ultimi anni.
L’intervento del sindaco Ferrari: Al fianco dei cittadini e dei sindaci del territorio per dire NO al rigassificatore.