PAIMBiolabor replica “all’inesattezza” delle informazioni fornite dai sindacati
La Cooperativa sociale PAIMBiolabor dell’assistenza domiciliare nella zona livornese, ritenendo molto importante la corretta informazione alla cittadinanza, replica ai sindacati.
“Negli ultimi giorni abbiamo letto sui quotidiani locali alcune affermazioni dei rappresentanti sindacali di UIL, CGIL e CISL in merito al servizio di assistenza domiciliare gestito dalla società scrivente che impongono, considerato il contenuto ed il tenore delle stesse, una ferma replica.
Ebbene, ancora una volta i rappresentanti sindacali riportano e si affidano ad informazioni non corrette – per tacer d’altro – che denunciano l’ignoranza – intesa come non conoscenza – delle vicende inerenti l’appalto di assistenza domiciliare.
Si legge nelle diverse dichiarazioni affidate ai giornali che PAIMBIOLABOR, oltre a non garantire alcuna “indennità di disagio”:
non copra più con l’assicurazione kasko i lavoratori che si recano con mezzo proprio dagli assistiti, non riconosca alcuna indennità per il carburante, non assicuri il tracciamento degli operatori a detrimento della loro sicurezza e, in occasione dello sciopero indetto dai lavoratori, non abbia loro comunicato i servizi minimi da garantire.
Ciò detto, preme alla cooperativa scrivente stigmatizzare tali affermazioni che non corrispondo minimamente alla realtà dei fatti giacché:
non solo Paimbiolabor continua a riconoscere una “indennità di disagio” (pari 0,90 euro/ora) ai lavoratori assorbiti, pur non essendo tenuta a ciò come chiarito anche dal TAR della Toscana nel contenzioso attivato dal precedente gestore,
ma riconosce altresì a tutti i lavoratori un rimborso chilometrico – pari ad euro 0,40 km – per l’utilizzo del proprio mezzo a motore impiegato all’interno del turno di lavoro assegnato, per raggiungere i luoghi di lavoro fissi o abituali.
Ma, vi è di più. Ed invero anche per ciò che attiene all’assicurazione “kasko” corre l’obbligo di rilevare che non è onere della cooperativa scrivente garantire tale tipologia di copertura, considerato che per il trasporto degli utenti gli operatori non utilizzano il mezzo proprio, bensì i mezzi (per un numero complessivo di 6) messi a disposizione da Paimbiolabor.
Non solo, non ci si può poi esimere dall’evidenziare, contrariamente a quanto sostenuto dalla rappresentante della CGIL, che il sistema di tracciamento è attivo e che nonostante ci siano state alcune criticità, è stato sempre consentito agli operatori – ai fini della timbratura – di utilizzare anche la modalità “no-tag” da sempre attiva.
Da ultimo e con riguardo allo sciopero, non corrisponde al vero neppure l’affermazione che la scrivente abbia comunicato ai lavoratori i servizi minimi da garantire con un preavviso di nemmeno 24 ore, atteso che tali informazioni erano disponibili sull’applicativo dagli stessi utilizzato già una settimana prima della data individuata per lo sciopero.
Tutto quanto precede dimostra l’inesattezza delle informazioni fornite agli organi di stampa da parte dei sindacati, che hanno come evidente conseguenza quella di inasprire i toni del confronto a detrimento degli interessi dei lavoratori e degli utenti”.