Paolo Ruffini riceve il Capperuccio, “valori come amore, affetto, condivisione, sono virali più del Covid”
Il premio “Capperuccio” 2022 all’attore, regista e conduttore Paolo Ruffini
Assegnato dal Lions Club Livorno Porto Mediceo per il suo impegno nel sociale. Consegnato nella Sala Cerimonie di Palazzo Comunale
Il premio “Capperuccio” 2022 è andato a Paolo Ruffini, che “con ironia e irriverenza ci ha raccontato la bellezza che risiede nella diversità. Nell’epoca della “realtà molteplice” ha saputo valorizzare il sentimento dell’accoglienza e fare sua la scelta di essere “a favore” e non “contro” nel messaggio universale di essere tutti uguali e tutti diversi, per quello che siamo, non per quello che sembriamo. Con emozione, cuore e levità”.
Con questa motivazione, il prestigioso premio istituito dal Lions Club Livorno Porto Mediceo, che viene assegnato a persone o istituzioni che abbiano portato lustro alla città, è stato consegnato venerdì 24 giugno, nella Sala Cerimonie del Comune, dal presidente del club Roberto Duranti, alla presenza del sindaco Luca Salvetti.
Un importante riconoscimento all’attore, regista e conduttore tv livornese, tra i più noti in italia, che da anni, parallelamente alla carriera, è da sempre attivo nel sociale con numerosi progetti, soprattutto legati alla disabilità e all’inclusione.
Ruffini ha infatti fatto conoscere a teatro e al cinema con grande successo la compagnia livornese Mayor Von Frinzius, che conta circa 60 attori, metà dei quali con disabilità.
E quest’anno è uscito “Perdutamente”, un suo documentario sull’Alzheimer che entra direttamente nella vita delle famiglie di chi convive con la malattia.
Il sindaco Luca Salvetti dopo aver ricordato di aver conosciuto Ruffini qua
do era appena diciassettenne e di averlo seguito nella sua si è detto felicissimo di premiare un livornese che negli anni ha regalato tanti sorrisi a tutti e che negli anni ha saputo fare salto di qualità, dimostrando sensibilità e cuore.
Il presidente del Club Roberto Duranti ha convenuto che Ruffini non è mai banale, con gran capacità di arrivare alle cose del cuore con leggerezza come solo un animo nobile può fare”.
Commosso Paolo Ruffini, nel ricevere l’onorificenza della sua città, dalla quale vive lontano ma dove ritorna con amore perché “Livorno è una città bella anche quando non lo è. Esperienza con Giannini e Mayor ha insegnato che valori come amore, affetto, condivisione, sono virali più del Covid”.
La storia del Capperuccio
Il Premio Capperuccio è un riconoscimento che trae spunto dalla stola (appunto il Capperuccio), oggi esposta in una teca a Palazzo Comunale, che il Granduca Ferdinando I de’ Medici il 19 marzo 1606 pose sulle spalle di Bernadetto Borromei. Da quel momento Livorno era elevata al rango di città e Borromei diventò il primo Gonfaloniere togato “…questo sarà il segno d’onore che porteranno in avvenire i Gonfalonieri della città di Livorno…”.
Il Capperuccio simboleggia quindi la nascita di Livorno come Città, ed è simbolo di livornesità, del senso di appartenenza e dell’amore verso Livorno, ed è con questo spirito che da undici anni il Lions Club Livorno Porto Mediceo conferisce il riconoscimento.
Tra i premiati ricordiamo:
l’Emerito Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, il Rabbino Elio Toaff, l’Accademia Navale, la Brigata Folgore, il Vescovo Mons. Simone Giusti, il prof. Paolo Dario, i primari Siani e Roncucci per l’impegno durante la pandemia Covid, la Compagnia Mayor Von Frinzius