Presentato Effetto Venezia 2022 con lo slogan “Gli occhi sulle nostre bellezze”
Un'edizione di svolta tra installazioni artistiche, teatro di strada e palchi all'aperto
Presentata questa mattina nella sala della Canaviglia in Fortezza Vecchia l’edizione 2022 di Effetto Venezia, la kermesse più longeva dell’estate livornese che torna da mercoledì 3 a domenica 7 agosto all’interno del perimetro naturale di quel quartiere a cui deve il proprio nome e dove vide la luce 37 anni fa. A presentare la nuova edizione il sindaco Luca Salvetti, gli assessori al commercio e alla cultura Rocco Garufo e Simone Lenzi, il responsabile eventi e promozione della Fondazione Lem – Livorno Euro Mediterranea Adriano Tramonti e i direttori artistici delle tre sezioni di Effetto Venezia 2022: Gaia Bindi, Francesca Ricci e Marco Buldrassi. Tre i nuclei di proposta culturale e di spettacolo che caratterizzeranno la manifestazione: una programmazione di proposte teatrali e musicali che troveranno collocazione sui palchi di Piazza del Luogo Pio – al centro della Venezia – piazza dei Domenicani e Fortezza Nuova (direttrice artistica Francesca Ricci); la dislocazione per le vie, nelle piazze e sui ponti del quartiere di spettacoli di arte di strada che animeranno gli angoli di maggior fascino per i visitatori (direttore Marco Buldrassi); la presentazione di una mostra d’arte, dislocata anch’essa in punti di particolare rilievo storico, architettonico e culturale, con l’installazione di opere in partnership con l’Accademia di Belle Arti di Firenze (direzione artistica Gaia Bindi).
“L’idea di questo Effetto Venezia – ha affermato il sindaco Luca Salvetti – è di mettere gli occhi sulle nostre bellezze, come si legge nel manifesto di quest’anno a firma dell’artista Tommaso Eppesteingher: un concentrato di luci, colori e tanta gente che sorride. La scelta è stata quella di utilizzare tre filoni distinti: le installazioni artistiche, gli spettacoli e gli artisti di strada, coinvolgendo anche le aree delle Fortezza Nuova per alcuni eventi e concentrando così di nuovo la tradizionale kermesse estiva nell’antico quartiere della Venezia”.
“L’edizione di quest’anno è espressamente pensata per valorizzare il quartiere Venezia – ha voluto aggiungere l’assessore alla cultura Simone Lenzi – Per quanto riguarda il Museo di Città inaugureremo una mostra sulla nave scuola Amerigo Vespucci con foto di grandissimo impatto e continuando quel lavoro di valorizzazione degli asset dell’identità livornese come già avvenuto per Modigliani e Mascagni”.
L’assessore al Turismo e Commercio Rocco Garufo ha sottolineato la collaborazione con l’Accademia delle Belle Arti di Firenze, “partner prestigioso con cui siamo entrati in rapporto a sostegno della promozione turistica della nostra città. Per questo penso di poter dire che siamo ormai vivendo una dimensione di Livorno che non è più quella del “si potrebbe fare…”, ma del “si fa”.
Adriano Tramonti ha sottolineato la svolta che la Fondazione LEM, organizzatrice dell’evento, ha voluto imprimere a Effetto Venezia su input dell’amministrazione. “Che si tratti delle installazioni d’arte, degli artisti di strada o degli spettacoli sui palchi, ciascun nucleo di proposta è indirizzato a rendere Effetto Venezia di quest’anno un’esperienza nuova e indimenticabile per il visitatore”.
“La proposta artistica che portiamo a Livorno con le nostre installazioni – ha evidenziato Gaia Bindi, curatrice della mostra Il gioco della Natura – si basa su elaborati realizzati da artisti di ogni età, che siano essi studenti o docenti dell’Accademia di Belle arti di Firenze, dove anche io insegno. L’interesse per me risiede anche nell’interazione sinergica tra le stesse installazioni e gli spettacoli di strada e su palco, in un flusso che porta il visitatore da una sollecitazione artistica ad un’altra restando immerso nelle suggestioni visive del quartiere”.
Francesca Ricci si è soffermata sulle proposte elaborate per i palchi di Piazza del Luogo Pio, Piazza dei Domenicani e Fortezza Nuova. “Se il primo palco è destinato a spettacoli teatrali come quello di Serra, dei Mayor Von Frinzius, del Nido del Cuculo e di Rezza e alla scommessa musicale di Yana C., il secondo è consacrato per il terzo anno consecutivo, alle proposte del Collettivo TEMPO che raccoglie le varie scuole di musica della città. In Fortezza Nuova, invece, Mara Sattei e il concerto del giovane Gianmaria, uscito dalla fabbrica di artisti di X Factor”.
“Quello degli artisti di strada – ha concluso Marco Buldrassi – è un programma che copre mote discipline, dalla giocoleria, agli spettacoli di fuoco, dalla clownerie al circo e che non ha niente da invidiare ad altre manifestazioni più consolidate e conosciute. La forza del teatro di strada risiede nella sua capacità di mostrare gli spazi della quotidianità sotto una nuova luce, trasformandoli in luoghi altri. Così, il grande evento culturale in generale, e l’arte di strada in particolare, procurano esperienze uniche ma condivise, creano un vissuto comune che entra a far parte dell’immaginario collettivo di una comunità”