A un certo momento però occorre riconoscere che anche il più bello dei progetti ha esaurito la sua funzione propulsiva.
Accanirsi nella nostalgia dei bei tempi andati non può portare a niente, o addirittura può portare a conseguenze negative per il paese.
Il Movimento 5 Stelle non deve morire per il Governo, certo, ma le motivazione che ha dato per entrare nel Governo Draghi sono ancora tutte lì.
La governabilità non è da garantire perché fine a sé stessa, ma perché oggi come durante la pandemia COVID può rappresentare un punto saldo dove i cittadini si aggrappano in un momento di crisi sistematica globale (crisi economica, congiuntura internazionale, riaffacciarsi della pandemia e ora crisi politica?).
Essere al governo è costato caro al M5S da un punto di vista del consenso, ma sopratutto ha distrutto il morale dei gruppi locali che sentono un divario terribile con Roma.
Su questo punto, ho provato in tutti i modi ad essere presente nei territori e a colmare la distanza. L’impegno non finisce certo oggi. Oggi Lunedì 18 luglio sarò a Pisa per un incontro con il Prefetto sul tema della sicurezza locale; il 21 sarò a Livorno per l’inaugurazione delle Terme del Corallo e il pomeriggio a Rosignano per un servizio sulla Solvay con la stampa internazionale. A breve un importante membro del Governo visiterà l’isola penitenziaria di Gorgona. Il mio impegno per i territori è garantito a prescindere.