Garibaldi: rissa con bottiglie e bastoni, arrestato pusher marocchino già noto alle forze dell’ordine
AGGIORNAMENTO DELLA POLIZIA
Dalla Questura comunicano quanto segue:
In esito alle indagini avviate in seguito all’arresto per droga del cittadino marocchino, 34enne, si è potuto appurare dalle analisi delle telecamere
che danno immagini nitide e inequivocabili
che non si è trattato di una rissa ma di una lite, iniziata per futili motivi, tra l’arrestato e un cittadino gambiano con la presenza di altri suoi connazionali che però non sono intervenuti nella lite
Livorno 8 agosto 2022 – Pusher marocchino minaccia con il coltello e un bastone di ferro altri stranieri; arrestato con 27 dosi di cocaina dalla Squadra Volanti della Polizia di Stato
Nell’ambito dei costanti servizi di prevenzione e contrasto allo spaccio nell’area di piazza Garibaldi, intorno alle ore 24 di ieri, domenica 7 agosto, transitando in piazza della Repubblica; gli agenti di polizia in servizio con la la volante notavano alcuni soggetti extracomunitari intenti a colpirsi con bottiglie e bastoni.
Alla vista degli agenti, i contendenti provavano a fuggire ma in piazza Garibaldi veniva raggiunto e fermato un uomo
Si tratta di un uomo di nazionalità marocchina, nato il 24.08.1987 già noto in quanto più volte arrestato.
L’uomo nella fuga provava a disfarsi di un coltello, di un bastone metallico usati durante la lite e di sostanza stupefacente del tipo cocaina suddivisa in 27 involucri termosaldati del peso complessivo di 20 gr (per un valore di circa 1000 euro) lanciando il tutto tra le baracchine di piazza Garibaldi.
Circondato dagli agenti delle volanti, coadiuvati nel consolidato spirito di squadra tra le Forze dell’Ordine livornesi, da Carabinieri; Polizia locale e personale in servizio di Ordine Pubblico per “Effetto Venezia”
il marocchino è stato arrestato per la detenzione al fine di spaccio di sostanze stupefacenti e deferito in stato di libertà per il possesso di armi improprie.
Il Magistrato di turno disponeva di associare la persona arrestata alla locale casa circondariale “LE SUGHERE”.
È in atto la visione dei filmati per chiarire la dinamica dei fatti e verificare la eventuale sussistenza di altri reati.