Museo della Città, ecco come sarà
L’assessore Francesco Belais ne tratteggia le caratteristiche: tre livelli, 100 posti studio e percorsi su archeologia, storia e pittura
Il polo culturale dei Bottini dell’Olio, noto come “Museo della Città”, aprirà i battenti entro la fine del 2017. Ce lo ha confermato l’assessore alla Cultura Francesco Belais.
“Sono iniziati i traslochi delle opere e dei libri nella nuova struttura – spiega Belais – Il polo avrà tre piani: il museo, la biblioteca e un ristorante bistrot“.
Il museo, insieme alla nuova Dogana d’Acqua, è stato realizzato all’interno dei piani integrati di sviluppo integrato sostenibile (Piuss) della Regione. La sua conformazione e i percorsi espositivi sono già stati definiti all’epoca della progettazione e prevedono: “La collezione civica con reperti archeologici, icone religiose, oggetti a valenza storica, stampe antiche e anche qualche quadro di Fattori“. “Non escludiamo di inserire – prosegue l’assessore – anche riferimenti al genius loci livornese e alla satira. Il percorso espositivo, per il finanziamento, è vincolato 5 anni, dopo di che potremo fare qualche modifica”.
La biblioteca non andrà a sostituire Villa Fabbricotti o Villa Maria, ma sarà uno spazio aggiuntivo di consultazione, pensato soprattutto per gli studenti: “sono stati previsti 101 posti a sedere, utili per i tanti ragazzi che cercano uno spazio diverso dalla casa, per studiare e incontrarsi”.
Il ristorante-bistrot nasce a complemento del polo museale e bibliotecario, ma anche come luogo di aggregazione al di fuori degli orari di apertura delle altre due attività. Sarà infatti dotato di un secondo accesso laterale su via degli Ammazatoi. Il bando per l’assegnazione è in corso di elaborazione.