Inquinanti: i limiti di legge spesso non difendono la salute, non tengono conto dell’effetto moltiplicante del mix di sostanze
Non solo gli sforamenti sono nocivi per la salute. A seguito delle rilevazioni di Arpat negli ultimi giorni intorno alla raffineria ENI di Livorno-Collesalvetti, precisiamo alcuni aspetti.
I limiti di legge in Italia sono:
µg/m³ 40 per NO2 biossido di azoto
µg/m³ 125 per SO2 biossido di zolfo
La soglia di concentrazione in aria del benzene è stabilita dal D.Lgs. 155/2010 e calcolata su base temporale annuale. Il Valore Limite (VL) di concentrazione in aria di C6H6 annuale per la protezione della salute umana è pari a 5 μg/m3.
µg/m³ 7 per H2S acido solfidrico
quindi i dati rilevati da Arpat vicino alla raffineria ENI di Livorno-Collesalvetti risultano entro i limiti di legge, ad eccezione del benzene, il più pericoloso degli inquinanti. Inoltre il dato di 40 µg/m³ di NO2 biossido di azoto rilevato il 6.8.22 raggiunge il limite.
Ma spesso i limiti di legge;
Sono fissati in base alle esigenze delle aziende e non della difesa della salute della popolazione e dei lavoratori;
I limiti di legge per ogni singola sostanza inquinante non tengono conto dell’effetto sinergico (moltiplicante) del mix di sostanze inquinanti a cui sono esposti lavoratori e popolazione.
L’epidemiologo Valerio Gennaro di ISDE (Medici per l’ambiente) sottolinea
1) la sottostima quantitativa e qualitativa degli INQUINANTI MISURATI rispetto a quelli realmente PRESENTI nell’ambiente di vita e di lavoro;
2) La sottostima degli effetti SANITARI misurati (decessi, ricoveri, abortività, malformazioni, uso farmaci, ecc.) ed ATTRIBUIBILI all’effetto sinergico degli inquinanti (non solo cancerogeni ed anche a livelli consentiti per legge) che possono, anche a livello singolo, produrre danni alla salute non previsti (ma misurabili, se fosse compiuto il Referto epidemiologico nel due comuni coinvolti (Livorno e Collesalvetti).
Maurizio Marchi per Medicina Democratica Onlus