Parto in casa a Piombino, le polemiche e le precisazioni dell’Asl
Piombino (Livorno), 19 agosto 2022.
Con la chiusura del punto nascita di piombino, si riaccendono le polemiche politiche, queste le parole di sindaco ed assessore dopo il parto in casa
Ferrari e Bezzini: “Piombinese costretta a partorire a casa: fatto pericoloso e inammissibile”
Se lo scorso aprile, a Piombino, una donna era stata costretta a partorire in ambulanza, oggi registriamo il nuovo record negativo per la sanità in terra piombinese, da quando, nel giugno 2019, il Punto nascita di Villamarina è stato smantellato. Stavolta, infatti, non si è nemmeno arrivati al trasferimento in ambulanza all’ospedale di Cecina: una piombinese si è trovata costretta a partorire a casa, aiutata dal marito, in stato di ovvia agitazione e in procinto di svenimento
Il medico del 118, arrivato dopo ma a velocità sostenuta da Cecina – senza esperienza in parti e con il solo supporto di due semplici volontari dell’associazione – ha dovuto gestire la neonata e la madre dolorante in condizioni critiche.
Non osiamo immaginare cosa sarebbe potuto accadere se, come può verificarsi, la madre avesse avuto un sanguinamento importante o la bambina non avesse avuto l’assistenza necessaria, per la quale ringraziamo il medico che ha saputo brillantemente far fronte all’emergenza: un medico esperto, come non lo può essere un neolaureato alle prime armi. Ringraziamo anche i volontari dell’associazione che si sono trovati in una situazione tanto insolita e tanto critica. Ma ci domandiamo se sia questa la politica aziendale per il parto in sicurezza. L’unica cosa certa è che, con la chiusura del Punto nascita, le donne di Piombino non hanno garanzie sufficienti.
Eppure, con una delibera di giunta, la Regione Toscana aveva previsto uno stanziamento di 300mila euro per l’adeguamento del Blocco Parto del Presidio Ospedaliero di Piombino. Ad elezioni avvenute, non solo non si fatto nessun intervento in tal senso, ma si è pervicacemente perseguito la dismissione anche della chirurgia ginecologica maggiore, fino a giungere alle dimissioni di uno dei due ginecologi, costretti a turni di lavoro e numero di reperibilità insostenibili.
Il solito mantra è quello della mancanza dei medici: è ovvio che se i medici non hanno garantito il lavoro in sicurezza o sono costretti a orari massacranti – e si misurano con livelli di attività poco qualificanti – cercano altrove.
A Piombino non solo manca il punto nascita, ma anche una struttura adeguata di supporto: la notte e i festivi non c’è la reperibilità del personale ostetrico in grado di gestire un’emergenza come quella che si è appena verificata. Nel 2022 tutto ciò è inammissibile, ma forse la sanità piombinese è ferma agli anni Sessanta”.
Francesco Ferrari, sindaco di Piombino
Carla Bezzini, assessore alla Sanità
Davide Anselmi Coordinatore Forza Italia Piombino:
Se lo scorso aprile, a Piombino, una donna era stata costretta a partorire in ambulanza, oggi registriamo il nuovo record negativo per la sanità in terra piombinese, da quando, nel giugno 2019, il Punto nascita di Villamarina è stato smantellato.
Stavolta, infatti, non si è nemmeno arrivati al trasferimento in ambulanza all’ospedale di Cecina: una piombinese si è trovata costretta a partorire a casa, aiutata dal marito, in stato di ovvia agitazione e in procinto di svenimento.
Il medico del 118, arrivato dopo, senza esperienza in parti e con il solo supporto di due semplici volontari dell’associazione ha dovuto gestire la neonata e la madre dolorante, fortunatamente senza conseguenze e di questo li ringraziamo.
A Piombino non solo manca il punto nascita, ma anche una struttura adeguata di supporto: la notte e i festivi non c’è la reperibilità del personale ostetrico.
L’assessore regionale e la Direttrice Casani non hanno nulla da dire? Dovrebbero chiedere scusa e mettere in sicurezza quanto meno le situazioni emrgenziali come quella appena accaduta.
45 km da Cecina e una viabilità zoppa (398 incompleta) sono criticità evidenti e perniciose, ma loro non se ne “curano”.
La USL toscana Nordovest
A seguito di quanto segnalato a mezzo social network dal sindaco e dall’assessore alla sanità di Piombino, l’Azienda Usl Toscana nord ovest ha provveduto ad approfondire la circostanza del parto avvenuto a casa a Piombino e precisa quanto segue.
Il parto è avvenuto una settimana fa. Si tratta di una donna al secondo figlio, seguita in questa gravidanza dall’ospedale di Piombino e Cecina. Il parto è avvenuto durante la notte, mamma e figlia stanno bene. Quando il medico del 118 è giunto al domicilio il bambino era già nato e il personale sanitario ha effettuato le manovre di “secondamento” cioè l’ultima fase del parto che consiste nell’espulsione della placenta e degli altri annessi fetali. Gli operatori del 118 hanno provveduto quindi al trasferimento, in tempi rapidissimi, all’ospedale di Cecina, dove madre e neonata sono state prese in carico dal personale sanitario. Il decorso post-parto è stato ottimale tanto che madre e figlia sono state dimesse nei tempi canonici. La signora era seguita dall’Ostetricia di Cecina e la sua documentazione era stata trasmessa dai servizi ambulatoriali di Piombino.
Poiché ogni parto è un evento naturale che può durare da molte ore e pochi minuti, l’eventualità di un parto a casa non può mai essere esclusa, in nessun caso. Esiste infatti sempre la possibilità dei cosiddetti “parti precipitosi”, caratterizzati da un travaglio con contrazioni che sin da subito sono intense, ravvicinate e accompagnate da un impulso fortissimo a spingere. In simili casi la nascita è pressoché immediata e può avvenire in qualsiasi luogo e situazione, senza lasciare il tempo di raggiungere un ospedale anche se nelle vicinanze dell’abitazione. I parti precipitosi sono poco comuni e avvengono per lo più in donne che hanno già avuto figli.
Per questo felice evento l’Azienda formula i migliori auguri alla bambina e ai due genitori