Rigassificatore, Alleanza Verdi Sinistra: “Calenda disse no a Trieste nel 2016 ma a Piombino critica chi dice no”
Rigassificatore Piombino, Eros Tetti (capolista Senato Toscana Alleanza Verdi Sinistra): Il rigassificatore a Piombino rappresenta il fallimento delle politiche energetiche ed ambientali della politica degli ultimi 20 anni. Piombino non è la Cenerentola della Toscana
Piombino (Livorno) 28 agosto 2022 – Rigassificatore, Alleanza Verdi Sinistra: “Calenda disse no a Trieste nel 2016 ma a Piombino critica chi dice no”
“Innanzitutto il rigassificatore a Piombino rappresenta il fallimento delle politiche ambientali ed energetiche della politica degli ultimi vent’anni .
Sono vent’anni che noi ecologisti stiamo chiedendo una riconversione energetica del Paese:
non ci hanno mai dato ascolto in questi anni, ci hanno sempre riso dietro e ora in soli tre mesi per il rigassificatore dentro il porto di questa città vogliono fare tutto.
E questo avviene mentre le autorizzazioni per 150 gigawatt di energia rinnovabile sono ferme nei cassetti, perché evidentemente i profitti non vanno ai soliti noti.”
Lo ha affermato intervenendo alla manifestazione tenutasi in Piazza Bovio a Piombino, e promossa dai comitati contro la nave rigassificatrice; il capolista per il Senato in Toscana dell’alleanza Verdi Sinistra Eros Tetti.
“Vogliono mettere un rigassificatore galleggiante dentro la città di Piombino – ha proseguito l’esponente ecologista – mentre negli ultimi sei mesi l’Italia ha esportato gas all’estero per un più 400%, anziché stoccarlo.
Ma allora di cosa stiamo parlando? E i rigassificatori già esistenti in Italia sono in condizione oggi di arrivare alla massima produzione, cosa che ancora non avviene.”
“Che dire poi di Calenda, che è fra impegnati a sostenere l’installazione di questo rigassificatore a Piombino e a criticare pesantemente chi è contrario?
Posso solo dire che nel 2016 quando era ministro disse no al rigassificatore vicino a Trieste, ed era fatto con tutt’altri criteri.
Eppure di fronte alle proteste delle comunità e degli enti locali di quei territori, eliminò quel progetto.”
“Piombino infine – conclude Tetti – non è la Cenerentola della Toscana, diciamolo forte.”