Pasta secca o pasta fresca? Cosa piace di più agli italiani
30 settembre 2022 – Pasta secca o pasta fresca? Cosa piace di più agli italiani
Diciamoci la verità, se avessimo il tempo e la voglia tutti prepareremmo ogni giorno la pasta fresca, quella che facevano le nostre nonne, elastica e profumata, che accoglie perfettamente ogni tipo di sugo. Non sempre però abbiamo la possibilità di prepararla, e forse in alcuni casi neppure l’abilità necessaria. Per questo in Italia la pasta più venduta da sempre è quella secca: comoda, pratica, poco costosa e comunque buona. La pasta fresca però ha un suo spazio importante nel cuore degli italiani, grazie anche al fatto che oggi è più facile trovarla già pronta nei negozi.
Una questione di packaging
Non troppo tempo fa chi desiderava mangiare pasta fresca aveva due alternative: la preparava in casa oppure la acquistava presso un pastificio.
Chiaramente la seconda opzione era per molti decisamente costosa; anche oggi molti pastifici offrono pasta e pasta ripiena di buona qualità, che però è nella maggior parte dei casi confezionata.
Questo tipo di conservazione, come quella ottenibile usando il packaging Celvil per pasta fresca, assicura la massima sicurezza per l’alimento in esso contenuto, che non viene in alcun modo modificato dal contenitore.
Inoltre i moderni metodi di confezionamento permettono di mantenere la pasta fresca nelle vaschette per un buon periodo di tempo, senza che si deteriori in alcun modo o che necessiti di essere addizionata con conservanti di varia natura.
Le vaschette e i sacchetti di pasta fresca disponibili nei negozi permettono di conservare l’alimento anche fino ad alcune settimane, a patto di tenere le confezioni a basse temperature, quindi in frigo.
È quindi possibile acquistare questo alimento con largo anticipo, per tenerlo in frigorifero per quando si desidera gustare la pasta come la faceva la nonna.
Perfetta per un’alimentazione equilibrata
La pasta fresca offre caratteristiche organolettiche leggermente diverse rispetto a quella secca, a cominciare da quella che contiene uova, il cui tenore medio di proteine è ovviamente più elevato rispetto alla pasta di sola acqua e farina.
La pasta fresca tende anche ad assorbire maggiori quantità di acqua: a parità di peso quindi consente di ottenere delle pozioni visivamente più grandi.
Per chi è a dieta può essere una scelta ottimale, anche quando le porzioni da consumare sono molto ridotte.
Il gusto più accentuato e la consistenza ruvida aiutano infatti a preparare un piatto saporito anche senza prediligere condimenti eccessivamente ricchi.
Le preferenze degli italiani
Considerando le scelte dei consumatori italiani, la pasta secca rimane sempre la prediletta dai più: entra nel carrello di quasi l’80% degli italiani, se di gran duro.
La motivazione che spinge a fare questa scelta è da correlare soprattutto alla sua maggiore praticità: un sacchetto di pasta fresca dura qualche giorno o poco più, quello di pasta secca può essere conservato in dispensa per mesi.
La pasta fresca confezionata, inoltre, viene acquistata meno di quella ripiena; sono infatti soprattutto tortellini, tortelli, ravioli e agnolotti ad attirare l’acquirente italiano.
Ancora più della pasta fresca infatti questo tipo di prodotti necessitano di una certa abilità per essere preparati in casa e offrono un sapore particolare e gradevole, diverso da quello della semplice pasta.
Per quanto riguarda i formati più venduti, a parte gli spaghetti che sono da sempre il formato preferito dalla gran parte dei consumatori, se si considerano tutti gli altri formati la pasta corta batte nettamente quella lunga.