La Libertas Liburnia incontra il CUS Pisa, assenti Brunelli e Muzzati
In questo scorcio iniziale di stagione, sul parquet del PalaCosmelli, la Libertas Liburnia ha giocato finora quattro gare, tre delle quali con squadre ‘cugine’:
ha perso quella valida per la Coppa Toscana, contro l’US Livorno, ha vinto, nel ‘Città di Livorno’, i derby con Fides e Invictus ed ha fatto sua la sfida valida per la giornata di apertura del campionato di C Silver, contro il Cbm Carrara.
La quinta partita da disputare nello storico impianto di via Allende si preannuncia, per i ragazzi allenati da Gabriele Pardini, difficile, sia per il valore di un avversario, il CUS Pisa (a proposito di derby…) non a caso a punteggio pieno in graduatoria, sia per le pesanti e gravi assenze.
La palla a due dell’incontro ‘tutto gialloblù’ è fissata per questo sabato di metà ottobre alle 21. 00 e verrà arbitrato da Daniele Collet di Castelnuovo Berardegna (Si) e da Davide Martini di Porcari (Lu).
Contro il CUS Pisa non potranno dare il proprio apporto Brunelli (atleta sempre prezioso, al di là dei 22 punti siglati contro la Cbm Carrara; per lui si profila un mese di stop per una distorsione alla caviglia) e Muzzati (problemi al crociato).
In più c’è Mangoni alle prese con una vistosa ferita rimediata all’altezza dell’arcata sopracciliare. Insomma, la Libertas Liburnia, rimaneggiata e incerottata dovrà moltiplicare gli sforzi, con giocatori (quelli sani e arruolabili) chiamati a minutaggi inusuali.
Rotazioni forzatamente ridotte: pur dovendo difendere con la massima accortezza contro le bocche da fuoco dei cussini ospiti, si dovranno limitare i falli.
Ci sarà, ovviamente, nell’arco del confronto, spazio anche per giovani e giovanissimi, alle prime armi nel ruvido mondo seniores.
La neo-promossa formazione del CUS ha già dimostrato nelle prime due giornate del torneo di C Silver in corso (successo 59-77 a Pontedera e affermazione 79-70 in casa con i fiorentini della Laurenziana) di poter legittimamente ambire a traguardi importanti.
La Libertas Liburnia è chiamata a gettare il cuore oltre l’ostacolo: solo con una prestazione davvero ricca di contenuti può interrompere l’imbattibilità della squadra pisana.
Servirà pazienza nelle fasi più delicate e non abbattersi nei momenti più difficili: per vincere non è indispensabile ‘dominare’ dal 1’ al 40’. Servirà anche l’apporto del pubblico: questa squadra ‘fatta in casa’, composta da elementi nati e cresciuti nel vivaio, disposti a sacrificarsi solo per il proprio attaccamento ai colori sociali merita le simpatie degli sportivi.