Lavoratori dei cimiteri pronti a scioperare per i loro diritti negati
Livorno 22 ottobre 2022
Lavoratori del cimitero in stato di agitazione, la nota delle sigle sindacali Fiadel ambiente, Usb Livorno e Filcams Cgil
Tramite questa lettera aperta vogliamo portare a conoscenza la cittadinanza della discriminazione contrattuale e salariale che i lavoratori impiegati presso i Cimiteri Comunali dei Lupi di Livorno, hanno dovuto subire in questi ultimi 3 anni.
Obbligatoriamente dobbiamo partire dal marzo 2019, dal licenziamento dei lavoratori e delle lavoratrici da parte delle cooperative che gestivano i servizi cimiteriali (Cimitero dei “Lupi” e Antignano) in appalto per il Comune di Livorno, con il passaggio alla gestione in-house da parte di A.AM.P.S.
Dopo 15 anni di lavoro in appalto nei cimiteri Livorno da parte di molti operai ed operatrici front office, in questo semplice cambio di datore di lavoro sono stati azzerati gli scatti di anzianità ed a molti è stato diminuito l’orario di lavoro, con una perdita netta di salario.
L’ex direttrice di A.AM.P.S. dell’epoca fu davvero chiara, ZERO tavoli di trattativa con le organizzazioni sindacali: mangia la minestra o salta dalla finestra.
Il bando pubblico di selezione per l’assunzione fu fatto in fretta e furia e se uno non si adeguava rischiava di rimanere fuori dopo 15 anni.
Tuttavia il contratto nazionale del lavoro riservato ai lavoratori dei servizi cimiteriali non era il solito dei colleghi che lavorano nella solita Azienda Municipalizzata cioè quello dei Servizi Ambientali, ma un contratto peggiorativo rispetto a quello dei “cugini”: il famigerato CCNL dei Multiservizi.
Da quella data fino ad oggi con lunghe trattative sindacali qualche mancanza è stata appianata, ma non in modo significativo visto che parliamo di buste paga da 1000/1100 euro
E’ per questo che i lavoratori non possono che proclamare lo stato di agitazione e chiedere un incontro con le Autorità Cittadine per far capir loro che la situazione è diventata insostenibile per loro stessi e per le loro famiglie, una busta paga inadeguata al servizio primario ed essenziale erogato alla città.
Inoltre i rincari, che sono sotto gli occhi di tutti, rendono inaccettabile l’assenza di margini di trattativa che l’azienda A.AM.P.S. prima e il Comune di Livorno poi, hanno in questi lunghi anni promesso ai lavoratori.
Pertanto tutti i lavoratori sono pronti a SCIOPERARE per i loro diritti negati