Bombardamenti turchi, l’Amministrazione in piazza con un flash mob a sostegno del popolo curdo
Nuovi bombardamenti nel nord est della Siria, una serie di iniziative del Comune di Livorno per sostenere l’associazione Mezza Luna Rossa Kurdistan
I nuovi bombardamenti nei territori del nord e dell’est della Siria sono stati al centro di una conferenza stampa che si è tenuta a Palazzo Comunale ed a cui hanno partecipato: l’assessora al Porto con delega alla Cooperazione e Pace Barbara Bonciani; Alikan Yildiz presidente dell’Associazione Mezza Luna Rossa Kurdistan; Martina Pignatti dell’associazione Un Ponte Per.
Presenti anche Daniela Cuomo per la Consulta delle Comunità Straniere, Monica Bellandi presidente del Comitato Coppa Barontini e i capigruppo delle forze di maggioranza in Consiglio Comunale: Cinzia Simoni e Giorgio Pacini.
L’assessora Barbara Bonciani dichiara:
“La giornata di oggi serve per rompere il silenzio mediatico su quello che sta accadendo nel nord est della Siria, su questo nuovo accanimento ed escalation di violenza del governo turco nei confronti della popolazione curda.
L’Amministrazione Comunale è sempre stata vicina all’associazione Mezza Luna Rossa Kurdistan e per questo vogliamo continuare a dare supporto a questa causa e portare all’attenzione della nostra comunità quello che sta accadendo in Siria.
Lo faremo attraverso tutta una serie di iniziative a partire da oggi (giovedì 1 dicembre) con il concerto Voci in coro per la pace dedicato al popolo curdo che si terrà alle ore 18 alla Cantina della Coppa Barontini con la partecipazione del Coro Springtime e letture di Giorgio Algranti.
Il 7 dicembre supporteremo insieme al Consiglio Comunale l’associazione Mezza Luna Rossa Kurdistan nel flash mob che si terrà davanti al Comune, per chiedere l’interruzione dei bombardamenti in Siria e per sensibilizzare la comunità.
Infine sabato 10 dicembre vogliamo celebrare la Giornata Mondiale per i Diritti Umani organizzando un evento nella sala del Consiglio Comunale per ricordare il valore della Carta dei Diritti Umani. Dedicheremo la giornata al popolo curdo e ai giovani iraniani”.
Alikan Yildiz presidente dell’Associazione Mezza Luna Rossa Kurdistan dopo aver ringraziato l’Amministrazione Comunale per la collaborazione e il sostegno, ha descritto cosa sta accadendo dal 19 novembre nel nord est della Siria dove “sono ripresi i bombardamenti da parte dello stato turco, il quale dal 2015 perpetra pesanti attacchi contro la regione del Rojava”.
Yildiz ha anche ricordato che:
“le donne curde hanno combattuto e sconfitto l’Isis. L’attuale attacco militare giustificato da Erdogan come risposta alla strage di Istanbul del 13 novembre, non è la verità dal momento che l’attentato è stato causato da una giovane addestrata dall’Isis. In questo modo Erdogan si aggiudica voti per le prossime elezioni, ma distrugge un popolo. Bisogna fermare questo nuovo attacco. Noi chiediamo alla comunità internazionale di intervenire”.
Martina Pignatti, di “Un ponte per” organizzazione umanitaria presente da sette anni a fianco dell’associazione Mezza Luna Rossa Kurdistan e altre Ong locali ha proseguito dicendo:
“questo attacco si è concretizzato in più di 1600 bombardamenti mirati in pochi giorni effettuati con droni, con altre forze aeree che hanno terrorizzato la popolazione, hanno preso di mira obiettivi civili oltre a quelli militari, con violazione del diritto internazionale umanitario. 14sono i civili uccisi e moltissimi i feriti e sono state attaccate le infrastrutture, le centrali elettriche, gli impianti petroliferi, che garantiscono le forniture di energia alla popolazione. In pratica la stessa strategia che sta adottando la Russia in Ucraina.
Questi attacchi minacciano di provocare uno sfollamento di oltre 150mila persone, oltre al mezzo milione di civili che già sono sfollati in questa area a causa dell’occupazione dei territori e del conflitto siriano che continua. A questo punto fermare questa operazione è fondamentale. La comunità internazionale deve protestare e molto importante è che questa protesta parta dai territori, perchè è vero che nel nord est della Siria non c’è l’Onu, ma ci sono le agenzie di cooperazione nazionali degli Stati, inclusa la cooperazione italiana e ci sono gli enti locali. Quindi anche la cooperazione decentrata come il Comune di Livorno ha la possibilità di mandare messaggi di solidarietà ai municipi del nord est della Siria”.