Il Conservatori Mascagni inaugura oggi ai 4 Mori l’anno accademico 22-23
Il Mascagni al suo primo Anno Accademico da Conservatorio
Al 4Mori si festeggia l’acquisizione del nuovo status, l’inizio del nuovo anno e i laureati del 2021-2022,
Ci saranno anche i presidenti e direttori che nei decenni hanno lavorato all’obiettivo della statizzazione
Livorno 12 dicembre 2022 – Il Conservatori Mascagni inaugura oggi ai 4 Mori l’anno accademico 22-23
Oggi, lunedì 12 dicembre alle 17:00, al Teatro 4Mori di Livorno, si terrà la cerimonia d’inaugurazione dell’Anno Accademico 2022- 2023.
La cerimonia assume un particolare significato perché, dopo venti lunghi anni d’impegno dei suoi amministratori, il Mascagni ha conseguito il titolo e il ruolo di Conservatorio di Stato e Livorno diventa, così, città sede universitaria.
Venti anni che hanno visto l’Istituto livornese in prima fila e punta di diamante di una laboriosa fatica per la quale il Mascagni ha costruito un terreno comune con tutti gli altri istituti italiani; e con gli Istituti Toscani – il Rinaldo Franci di Siena e il Luigi Boccherini di Lucca -, e insieme anche con il prestigioso Conservatorio Fiorentino Luigi Cherubini, il Mascagni ha avviato negli stessi anni un rapporto di collaborazione e di sinergie importanti che ha visto, tra le tante iniziative, anche la nascita dell’Orchestra dei Quattro Conservatori Toscani.
La cerimonia – cui saranno presenti autorità civili, militari e religiose cittadine, assessori e consiglieri regionali, parlamentari della circoscrizione, insieme Fondazioni, Associazioni, scuole medie di primo e secondo grado, che hanno il Mascagni quale riferimento per i loro indirizzi musicali -, vede la conduzione del giornalista Antonello Riccelli, dell’emittente Telegranducato; e ad essa sono invitati anche i presidenti e i direttori che, negli anni, hanno guidato la scuola ed hanno contribuito al raggiungimento di questo traguardo.
“Ci è sembrato doveroso che, al momento in cui si chiude il lungo percorso che ha portato il Mascagni a divenire Conservatorio di Stato, siano presenti tutti coloro al cui impegno, alla cui fatica e alla cui capacità si deve il raggiungimento di questo obiettivo, niente affatto scontato, che riveste un’importanza fondamentale certamente per questa Scuola, ma altrettanto certamente per tutta la città di Livorno” afferma Emanuele Rossi, recentemente nominato dal MUR quale presidente del Conservatorio.
“Ritorno al Mascagni proprio nel momento in cui questa scuola dove mi sono formato diviene un Conservatorio Statale, raccogliendo così i frutti di un lavoro lungo, importante, prezioso ed incessante dei direttori e dei presidenti, che hanno preceduto me e il Prof. Rossi, e a cui va il merito di questo risultato. Merito che va condiviso con le Istituzioni che hanno sempre e da sempre sostenuto il Mascagni, in primo luogo il Comune e la Provincia di Livorno, e a sua volta la Regione Toscana stessa”, così Federico Rovini, neo direttore.
Sono dunque invitati gli ex direttori Alessandro Specchi, che succede a Cesare Chiti, oggi scomparso, che fu direttore per 25 anni fino al 1980; Mauro Rossi, cui nei primi anni 2000 succede Stefano Agostini; e ancora Stefano Guidi e, fino allo scorso 31 ottobre, Renato Meucci. Degli ex presidenti sono ormai scomparsi Guido Torrigiani – che tenne la presidenza per circa 15 anni dal 1976 e che, insieme con Specchi, condusse il Mascagni al pareggiamento ai Conservatori statali -, Giuseppe Danesin e Maria Mazzarino Sfriso. A questi sono succeduti, nell’ordine, Giulio Cesare Ricci e Marco Luise, che ha appena passato il testimone a Emanuele Rossi.
Durante la cerimonia, sarà consegnato un riconoscimento ai laureati dell’Anno Accademico 2021-2022, con lauree triennali e lauree specialistiche, e ci sarà un breve intermezzo musicale, offerto dagli studenti della classe di Musica da camera di Ilaria Maurri:
Lavinia Golfarini al violoncello e Francesco Braida al pianoforte eseguono l’Allegro con brio dalla Sonata in fa maggiore op.6 di Richard Strauss; Tommaso Gragnoli al clarinetto, Giada Campanelli al violoncello e Alessandro Sferlazza al pianoforte sono interpreti dell’Allegro con brio dal Trio in si bemolle maggiore op. 11 di Ludwig van Beethoven e, ancora del maestro di Bonn, si ascolta l’Allegro moderato dal Trio n. 7 in si bemolle maggiore op. 97, “l’Arciduca”, con Aurora Golfarini al violino, Lavinia Golfarini al violoncello e Rafael Soler Vilaplana al pianoforte.