Ambiente 18 Dicembre 2022

Progetto Aer Nostrum – Aria bene comune due importanti eventi per Arpat nel mese di novembre

Trasporto marittimo: entrate in vigore le nuove regole per ridurre i livelli di zolfo nel carburanteLivorno 18 dicembre 2022 – Progetto Aer Nostrum – Aria bene comune due importanti eventi per Arpat nel mese di novembre

ARPAT ha partecipato alla consultazione con gli stakeholder organizzata a Livorno dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale e al seminario organizzato a Cagliari da ARPA Sardegna e dal Dipartimento di Scienze mediche e sanità pubblica dell’Università di Cagliari

Nel mese di novembre 2022 si sono tenuti due importanti eventi nell’ambito del progetto Aer Nostrum – Aria bene comune, di cui ARPAT è partner, che ha l’obiettivo di contribuire a preservare o migliorare la qualità dell’aria nelle aree prospicenti i porti di Genova, Livorno, Cagliari, Ajaccio, Bastia, Nizza e Tolone, favorendo al contempo la crescita sostenibile delle attività portuali, nel rispetto della normativa vigente e delle politiche ambientali europee.

Per presentare le varie attività che il progetto sta realizzando e promuovere il confronto con i vari soggetti che direttamente o indirettamente operano nelle aree portuali di Livorno e Portoferraio, il 3 novembre si è tenuta la stakeholder consultation, incontro organizzato dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale (AdSP MTS) nell’ambito della convenzione con ARPAT relativa al progetto.

L’incontro si è svolto su piattaforma multimediale ed ha visto la partecipazione di Capitaneria di Porto, ARPAT, AdSP MTS, esperti del CNR e aziende, che si sono confrontati sul tema della riduzione delle emissioni inquinanti derivanti dalle attività portuali ed in particolare navali, sui monitoraggi della qualità dell’aria effettuati nei porti di Livorno e Portoferraio, sull’istituzione di un’area a controllo delle emissioni navali (ECA) nel Mediterraneo e sulle soluzioni e tecnologie innovative per un trasporto marittimo sostenibile.

Per ARPAT sono intervenuti Gaetano Licitra, Referente dell’Agenzia per il Progetto Aer Nostrum – aria bene comune e Bianca Patrizia Andreini, Responsabile Centro Regionale Tutela Qualità dell’Aria (CRTQA).

Gaetano Licitra ha presentato il progetto Aer Nostrum, finanziato dal programma Interreg Italia – Francia marittimo 2014 – 2020, soffermandosi sullo stato di avanzamento del progetto, che si concluderà nell’aprile 2023, e sugli obiettivi specifici che questo sta portando avanti, quali:

  • realizzazione di un osservatorio transfrontaliero per il monitoraggio della qualità dell’aria nei porti attraverso un approccio innovativo basato sullo studio e l’implementazione di tecniche di monitoraggio e di modelli previsionali ad alta risoluzione;
  • definizione di misure di mitigazione delle emissioni utilizzando i modelli e i dati sviluppati nel progetto per simulare scenari futuri e tramite il coinvolgimento degli stakeholder.

A seguire è intervenuta, Bianca Patrizia Andreini, che  i cui risultati potranno essere utilizzati come strumento di supporto decisionale innovativo, specifico per le aree portuali, a favore dei decisori politici, autorità portuali, compagnie di navigazione e capitanerie di porto.

Sono stati presentati i monitoraggi della qualità dell’aria effettuati nei porti di Livorno e Portoferraio (Isola d’Elba), a diversa risoluzione spaziale e temporale, con l’obiettivo di caratterizzare e quantificare il contributo delle attività portuali, in particolare all’interfaccia porto – città.

La scelta dei siti per il monitoraggio si è basata sulla conoscenza pregressa del territorio derivante dall’attività di monitoraggio che l’Agenzia aveva svolto in passato e rappresentano la realtà portuale livornese vista nei suoi diversi aspetti: quello prettamente industriale e commerciale della zona nord (calata Bengasi) e quello più vicino al centro città (Fortezza vecchia) con contributi misti industriale, turistico e della movimentazione indotta. A questi due siti si aggiunge la realtà di Portoferraio (isola d’Elba) , dedicato quasi esclusivamente al traffico di traghetti e Ro-Ro.

I monitoraggi annuali sono conclusi ed primi risultati, elaborati per gli inquinanti monitorati, le polveri PM10 e PM2,5, i gas tradizionali quali monossido di carbonio (CO), biossido di zolfo (SO2), il benzene e derivati (BTX), e gli ossidi di azoto (NO e NO2), hanno permesso di quantificare alcuni contributi specifici del porto.

I primi risultati dei monitoraggi e delle elaborazioni effettuate da ARPAT sono stati presentati, il 9 novembre 2022, in occasione del seminario organizzato da ARPA Sardegna partner del progetto Aer Nostrum e dal Dipartimento di Scienze mediche e sanità pubblica dell’Università di Cagliari.

Le elaborazioni complete con i risultati dei monitoraggi effettuati dai partner del progetto per i porti di Genova, Livorno, Cagliari, Ajaccio, Bastia, Nizza e Tolone, saranno disponibili nei prossimi mesi nel report finale curato da ARPA Toscana, ma in occasione del seminario i partner hanno presentato alcuni aspetti tecnici del monitoraggio dei contaminanti nell’aria dei porti e delle aree urbane limitrofe, la modellistica per la loro dispersione e gli scenari di mitigazione.

Per ARPAT è intervenuta Elisa Bini del CRTQA, su “Qualità dell’aria nei porti di Livorno e Portoferraio” ed ha illustrato le campagne di monitoraggio effettuate nei porti di Livorno e Portoferraio riportando alcuni esempi di elaborazione dei dati del monitoraggio in particolare per le polveri e per il biossido di azoto (NO2).

Le polveri PM10 e PM2,5 sono state misurate attraverso indagini con i mezzi mobili integrate con i siti di monitoraggio fissi della rete regionale qualità dell’aria nel Comune di Livorno.

Per le medie giornaliere di PM10 e PM2,5 si riscontra un sostanziale accordo delle postazioni all’interno del porto di Livorno (Fortezza vecchia e Calata Bengasi) con le altre stazioni urbane di rete regionale, LI-La Pira (UF), LI-Cappiello (UF) e LI-Carducci (UT). Per i valori giornalieri di PM10 e PM2,5 lo studio ha preso in considerazione anche il numero giornaliero di accosti navali (dati forniti da AdSP MTS) e l’analisi dei venti prevalenti ma non si evince una correlazione diretta tra il numero giornaliero di accosti navali rilevati presso i moli prospicienti i siti di indagine e la concentrazione giornaliera PM10 – PM2,5 misurato.

Ulteriori analisi sono state effettuate sui dati di concentrazione rilevati con dettaglio temporale al minuto e sui dati di speciazione granulometrica del particolato rilevati presso il sito di Calata Bengasi con un contatore ottico di microparticelle (OPC, 0,28 µm – 30 µm) e un contatore di nanoparticelle (SMPS Nanoscan, 11 nm – 580 nm) acquistato nell’ambito del progetto Aer Nostrum. Le direttrici lungo le quali si concentrano i valori medi più elevati sono quelle verso gli attigui canali di navigazione e la distribuzione è simile nelle 3 frazioni esaminate (PM10, PM2,5 e PM1).

Lo stesso tipo di analisi è stata effettuata anche sulle medie minuto rilevate per i parametri monossido di azoto (NO), biossido di azoto (NO2) e biossido di zolfo (SO2) sia a Livorno che a Portoferraio. In questo porto, dedicato quasi esclusivamente al traffico di traghetti e Ro-Ro, si osserva per tutti i parametri una concentrazione più elevata in corrispondenza di venti con una direzione proveniente dai moli di attracco dei traghetti.

L’esame dei conteggi al minuto delle micro e nanoparticelle ha permesso di osservare la presenza di picchi isolati nel tracciato di numero e dimensione delle nanoparticelle quando il sito di monitoraggio è sottovento a navi in sosta o in transito; in corrispondenza a questi eventi è stato osservato anche un incremento nel numero di particelle e un andamento più variabile e in media superiore al fondo per i dati al minuto dei gas e di PM2,5, PM1 e PM10.

Tale analisi ha permesso di individuare alcuni momenti in cui la sorgente portuale, intesa in senso stretto come passaggi navali, ha avuto un’influenza diretta sui dati minuto per gli inquinanti considerati.

Il giorno seguente, sempre a Cagliari, si è tenuta la riunione del Comitato di Pilotaggio e Comitato tecnico, presieduta da Arpa Liguria, capofila del progetto, a cui hanno partecipato attivamente tutti i partner: ARPA Toscana, Università di Genova, Università di Cagliari, ARPA Sardegna, ATMOSUD, Qualitair Corse.

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