Attualità 16 Febbraio 2023

Auto elettriche 2035, “Il nostro Pese non è pronto, 56,4% della corrente proviene da fonti non rinnovabili. A rischio 250mila lavoratori”

Roma 16 febbraio 2023 – Auto elettriche 2035, “Il nostro Pese non è pronto, 56,4% della corrente proviene da fonti non rinnovabili. A rischio 250mila lavoratori”

 

Normativa UE contro l’automotive Italia, Tenerini (FI): 93 miliardi di euro di fatturato e 250.000 lavoratori a rischio

“Il nostro Pese non è pronto, Il 56,7% dell’energia elettrica del nostro Paese viene prodotta da fonte non rinnovabile, facendo venir meno il principio cardine della tutela dell’ambiente”.
“Noi di Forza Italia esprimiamo dissenso rispetto allo stop alla produzione di auto a motore termico entro il 2035 stabilito dal Parlamento Europeo”.  Lo dichiara la deputata di Forza Italia Chiara Tenerini.

“Una misura del genere rischia di impattare in modo devastante sulla filiera dell’ automotive, così come la normativa sulle case green sul comparto immobiliare.

Pur avendo a cuore le tematiche legate all’inquinamento riteniamo che il nostro Paese non sia pronto ad affrontare un cambiamento così drastico ad una scadenza così ravvicinata”.

La deputata di Forza Italia ha aggiunto:

“Il Governo deve mantenere una posizione ferma rispetto all’impossibilità di recepimento nei tempi previsti della normativa UE sulle auto elettriche.

L’indirizzo perentorio dell’Europa è inaccettabile.

Il comparto dell’automotive conta 93 miliardi di euro di fatturato e vale, da solo, il 5,6% del PIL italiano, dando lavoro a 250.000 addetti, il 7% dell’occupazione dell’intero settore manifatturiero.

Il 56,7% dell’energia elettrica del nostro Paese è prodotta da fonte non rinnovabile, questo fa venir meno il principio cardine della tutela dell’ambiente.

E’ necessario un approccio graduale, trovando soluzioni alternative. Un adeguamento graduale deve partire dalla necessità di dotare le nostre strade delle infrastrutture necessarie al nuovo tipo di viabilità.

Una legge del genere, inoltre,  non potrà non creare una distorsione nel mercato delle auto a tutto svantaggio dei cittadini meno abbienti.

La prospettiva dei prossimi anni sarebbe quella di un mercato stagnante in attesa del passaggio all’elettrico, con i conseguenti danni economici; fino ad arrivare alla fase finale in cui i cittadini meno abbienti sarebbero penalizzati dall’impossibilità di investire in un nuovo mezzo”.

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