Cronaca 22 Febbraio 2023

Usb denuncia criticità ASA e repressioni, l’azienda:”Nessun intento repressivo, emerse possibili condotte illecite”

Livorno 22 febbraio 2023

Il sindacato Usb Livorno denuncia alcune criticità di Asa e lo fa con un comunicato che riportiamo integralmente.

Nel comunicato tra le altre cose, Usb accusa la dirigenza Asa  che invece di prendere atto di un malcontento generalizzato da parte dei lavoratori e di alcune problematiche di bilancio e di organizzazione del lavoro, ha deciso di rispondere con la repressione

Asa risponde a tutte le dichiarazioni di Usb e in merito ai dipendenti: “nessuna repressione, avviate solo contestazioni. Sono emerse segnalazioni di possibili condotte illecite possibili”

Di seguito il comunicato USB e la risposta di Asa

 

USB LIVORNO:

“Negli ultimi mesi, grazie anche al responsabile e costante lavoro delle organizzazioni sindacali in Asa Spa, società partecipata di distribuzione acqua e gas,  si sta lentamente squarciando il “velo di Maya” sulla gestione del servizio pubblico in capo alla società del gruppo Iren.

Già ad Aprile dell’anno scorso i lavoratori si erano mobilitati contro il mancato turn-over in alcuni reparti fondamentali come quello del gas con conseguenti rischi anche per la sicurezza dei cittadini.

Carichi di lavoro sempre maggiori per sopperire alla mancanza di personale e nuovi protocolli per gli interventi anche di urgenza e in reperibilità.

I sindacati temevano, come accaduto per alcune lavorazioni un tempo in house, che tali procedure potessero nascondere la volontà di affidare a ditte esterne in appalto alcuni servizi.

Nelle ultime settimane sono emerse altre criticità importanti tra cui probabili rischi per i bilanci, a causa di mutui milionari e mancati finanziamenti del PNRR.

Contemporaneamente la dirigenza, in contrapposizione con la RSU, con una decisione imperativa aveva distribuito premi per un centinaio di migliaia di euro.

Come se non bastasse, sempre in questi giorni, sono emersi dati preoccupanti per quanto riguarda i crediti considerati “inesigibili” da parte della stessa società.

Tutto ciò in un contesto che vede le relazioni sindacali ridotte ai minimi termini tanto che la RSU di Asa è stata ascoltata in Consiglio Comunale durante la riunione congiunta delle commissione 2 e 3.

In tale occasione è stato lo stesso assessore Simoncini ad ammettere che alcuni argomenti dovevano essere, eventualmente, affrontati in un tavolo sindacale e non certo nell’aula consiliare.

La dirigenza di Asa, invece di prendere atto di un malcontento generalizzato da parte dei lavoratori e di alcune problematiche di bilancio e di organizzazione del lavoro, ha deciso di rispondere con la repressione.

La volontà di mandare un segnale chiaro a tutti i lavoratori e creare impedimenti ai  sindacati nella loro vera funzione, quella più importante, tutelare i lavoratori e il servizio.

A gennaio è arrivato il primo messaggio, 20 contestazioni disciplinari ad altrettanti lavoratori.

Mercoledì scorso, invece, la mazzata finale. Il 50% degli operativi del reparto fognature, 9 su 18 lavoratori, è stato sospeso cautelativamente.

Il preludio per arrivare al licenziamento.

Intanto, ci chiediamo se fosse anche quello l’obiettivo, gli operatori sono stati sostituiti da una ditta esterna.

Non è ovviamente questa la sede per affrontare nel dettaglio  lavoratore per lavoratore, il contenuto delle accuse mosse ai lavoratori.

I singoli faranno i propri passi anche dal punto di vista legale ed eventualmente assistiti dalle proprie organizzazioni sindacali.

Ma è assolutamente evidente il carattere intimidatorio nella strategia dell’azienda che sta generando un clima di terrore mai vissuto in ASA.

Usb non è un sindacato che si fa intimidire. Le ragioni dei lavoratori e dei cittadini non si vendono e non si barattano.

Per questo siamo convinti che il Comune di Livorno deve intervenire immediatamente per evitare licenziamenti di massa. 9 famiglie che rischiano di finire sul lastrico.

Si intervenga piuttosto per garantire un servizio di qualità alla nostra città evitando, per prima cosa, di continuare a sprecare centinaia di migliaia di euro di soldi pubblici anche in futuro”.

ASA:

ASA: al momento, avviate solo contestazioni. Sono emerse segnalazioni di possibili condotte illecite

Con riferimento alle notizie apparse su alcuni organi di stampa che riprendevano le affermazioni del sindacato USB di Livorno, ASA SpA intende precisare quanto segue.

Di recente, sono emersi fatti che hanno portato l’azienda a muovere una serie di contestazioni ad alcuni dipendenti ASA che, qualora dovessero essere confermati, presenterebbero un carattere di estrema gravità.

L’azienda non è mossa da alcun intento repressivo né, tantomeno, intende mandare segnali di tipo intimidatorio.

Per garantire la massima efficienza e regolarità del servizio, tuttavia, la società ha il dovere di esercitare tutte le sue funzioni, comprese quelle di controllo della operatività e non può che attivarsi di fronte a segnalazioni di possibili condotte illecite.

Al contrario, del tutto diverso è il caso di quanto accaduto a gennaio.

In quella circostanza, l’azienda avanzò 28 contestazioni disciplinari per mancate timbrature e 2 per mancate timbrature per recidiva.

Le prime si sono concluse con 11 provvedimenti minimi, tramite richiami scritti; le seconde, quelle per recidiva, con multa.

Richiami essenziali per una corretta organizzazione dell’operatività aziendale, sempre più improntata verso una corretta digitalizzazione del lavoro, come richiesto a tutte le organizzazioni private e pubbliche, che dipende anche dal corretto rispetto delle procedure.

In termini generali, inoltre, è importante sottolineare che le politiche del personale di ASA sono in realtà l’esatto contrario di quanto affermato dal sindacato;

lo dimostrano i numeri, peraltro ben conosciuti dalle organizzazioni sindacali:

60 nuovi addetti al 31 dicembre 2022, rispetto al 2017, +12,5%. Una politica concreta di valorizzazione e crescita delle professionalità interne.

È opportuno evidenziare, infine, che il conto economico dell’azienda è sano; la società ha previsto un piano di investimenti di ben 317 milioni di euro nel periodo 2020-2031. In tale ottica, il debito nei confronti delle banche, pari a 86,5 milioni al 31/12/2021 (in riduzione a 81,3 milioni al 31/12/2022) è relativo alla somma dei mutui contratti per finanziare il piano stesso degli investimenti della società sulle reti e sugli impianti del servizio idrico.

Per completezza di informazione, si ribadisce che i crediti effettivamente portati a perdita come irrecuperabili, sono stati 3,5 mln nel 2020 e 3,1 milioni nel 2021 (integralmente coperti da precedenti accantonamenti), cifre in linea con le percentuali standard di morosità previste dall’autorità di settore (ARERA).

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