8 marzo al Conservatorio, esposizione speciale della Nascita di Venere
Rivisitazione dello scultore Antonio Vinciguerra
Livorno, 07 marzo 2023 – Musica e arte (ancora) insieme in occasione della Festa della Donna. Una iniziativa del Conservatorio Mascagni.
“In questi nostri tempi – si legge nella nota dell’ente – per certi aspetti bui quant’altri mai, la ricorrenza dell’8 marzo induce a riflessioni severe sulla condizione femminile, che,
ancora lontana nel nostro paese dalla parità di genere sancita all’art. 3 della Costituzione della Repubblica italiana, si fa tragica in altri paesi e in altre culture.
In Afghanistan si vieta l’istruzione alle bambine, si nega l’accesso all’università per le ragazze, si escludono le donne dalla possibilità di qualunque relazione sociale pubblica;
in Iran, dove la repressione della protesta popolare miete vittime fra i giovani dei due sessi, l’ultima terribile vicenda, che vede l’avvelenamento con il gas di intere classi scolari di bambine, è il segno estremo di una deriva tragica, che deforma il senso della relazione naturale fra uomo e donna.
E, non ultima, la situazione che vede le donne, nella maggior parte dei paesi islamici, private perfino della personalità giuridica e dunque dipendenti socialmente ed economicamente da un qualche uomo, che sia padre, marito o figlio.
Ecco, perciò, che la femminilità, l’essere donna, la bellezza femminile, che danno completezza al concetto di essere umano, si fanno, paradossalmente, condanna per una metà dell’umanità intera:
le donne, che sono ovunque – dove meno e dove più tragicamente – costrette in una dimensione d’ingiustificata e in certi casi feroce subalternità.
Questo il senso ultimo dell’installazione La Nascita della Venere del Botticelli, che lo scultore livornese Antonio Vinciguerra offre di esporre nella sede del Conservatorio”.
Abbiamo accolto con entusiasmo l’offerta di Vinciguerra di esporre da noi la sua opera, dichiara Emanuele Rossi, Presidente del Mascagni,
e ha davvero un significato speciale la presenza nella nostra scuola di questa Venere, un’opera che è denuncia drammatica della disparità di genere,
che rende arduo ovunque alle donne il percorso della propria realizzazione e in certi casi nega loro qualunque libertà e perfino la vita.
Ha un significato speciale, prosegue Rossi, perché il Conservatorio e la musica non conoscono la differenza di genere, ma
– come raramente accade in altri ambiti – premiano sempre e soltanto il talento, la disciplina, il rigore, il sacrificio assiduo che è stigma della vita degli artisti, uomini o donne che siano.