Cronaca 11 Agosto 2017

Incendio alla Lonzi, il resoconto di Arpat

I tecnici dell’Agenzia sono intervenuti spontaneamente perchè non erano stati ancora chiamati ufficialmente.

Riportiamo integralmente il comunicato di Arpat:

“Tecnici del Dipartimento ARPAT di Livorno lunedì 7 agosto hanno effettuato un sopralluogo presso l’impianto della Società Lonzi Metalli srl in via del Limone 76 Livorno, dopo aver appreso dalla stampa cittadina di un incendio verificatosi nell’impianto il giorno precedente domenica 6 agosto intorno alle 11,30.

Il servizio reperibilità di ARPAT non è stato contattato nel momento dell’incendio né dalla società Lonzi Metalli, né da altri enti o Vigili del Fuoco intervenuti per lo spegnimento; la Società ha provveduto a inviare comunicazione di quanto già accaduto il giorno seguente 8/8/2017.

Sul posto, al momento del sopralluogo, erano già presenti anche i funzionari della Regione Toscana, intervenuti autonomamente, anche loro venuti a conoscenza del fatto dalla stampa.

baita T5Durante il sopralluogo si è provveduto ad acquisire informazioni in merito all’accaduto ed è emerso che il principio di incendio ha interessato una limitata porzione dei rifiuti presenti all’interno della baia denominata “T5” contenente rifiuti speciali non pericolosi, identificati con codice CER 190203 – miscugli di rifiuti composti esclusivamente da rifiuti non pericolosi – destinati allo smaltimento presso la discarica REA Impianti.

 

 

cassone scarrabile con i rifiuti incendiatiIl cumulo in questione, prima dell’incendio, è stato stimato in circa 1.180 tonnellate, risultanti dal trattamento di miscelazione di rifiuti speciali non pericolosi. I rifiuti incendiati, stimati in circa 10 tonnellate sono stati isolati e confinati in apposito cassone scarrabile munito di cartellonistica di identificazione (Rifiuto combusto CER 190203) in attesa di effettuare le opportune verifiche analitiche e successivo smaltimento.

La Società ha dichiarato che al momento dell’evento l’impianto era chiuso in quanto giorno festivo, ma presidiato da un loro operatore, in forma precauzionale, a causa delle condizioni meteorologiche di elevata temperatura dell’ultima settimana; tali condizioni avevano fatto ritenere opportuno effettuare un presidio continuo dell’impianto ed inoltre erano in corso attività di straordinaria manutenzione.

All’arrivo di Vigili del Fuoco, intorno alle 11,45, la situazione di emergenza era rientrata in quanto gli operatori della ditta avevano azionato il sistema antincendio e le procedure di isolamento del cumulo dei rifiuti incendiati con il caricatore (ragno) avevano evitato che l’incendio si estendesse al resto dei rifiuti. Intorno alle ore 13,00 i Vigili del Fuoco hanno ritenuto terminato l’intervento.

Le acque utilizzate per lo spegnimento, stimate in circa 60 mc, sono state raccolte in cisterna dedicata, dove saranno caratterizzate e avviate allo smaltimento.

La Società ha fornito la lista dei rifiuti in entrata, che comprende 161 conferimenti nell’arco temporale dal 24/07/17 al 02/08/17 provenienti da vari impianti di gestione rifiuti speciali non pericolosi e urbani e dal cui trattamento si è originato il cumulo presente nella baia T5 al momento dell’incendio.

Le tipologie di rifiuti interessate sono circa quaranta tra le quali: limatura e trucioli di materiali plastici, residui di materiale di sabbiatura, altri rifiuti prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti, rifiuti contenenti silicio, assorbenti, materiali filtranti, stracci e indumenti protettivi, imballaggi in materiali misti, adesivi e sigillanti di scarto, pellicole e carta per fotografia, rifiuti premiscelati, miscele bituminose, materiali da costruzione a base di gesso, pitture e vernici di scarto, rifiuti da fibre tessili lavorate, fanghi prodotti dal trattamento in loco di effluenti, residui dalla pulizia stradale, materiali isolanti, prodotti tessili, ecc…

L’incendio non sembra aver interessato le pareti della baia e la pavimentazione, ma soltanto il telone di copertura e un dispositivo di bagnatura.

La Società si è già impegnata a contattare i fornitori/manutentori delle strutture deteriorate per il ripristino, e una volta completato lo smaltimento dei rifiuti rimasti in baia verrà verificata l’integrità complessiva della struttura come già richiesto dalla Regione Toscana.”