Uncategorized 31 Maggio 2023

Danneggia struttura del bar sul traghetto e ferisce un carabiniere, 23enne etiope già libera con l’obbligo di firma

Portoferraio (Isola d’Elba, Livorno) 31 maggio 2023

I Carabinieri della Stazione di Portoferraio hanno arrestato una 23enne di origini etiopi accusata di diversi danneggiamenti, lesioni, violenza e resistenza a P.U..

La giovane, dopo essersi imbarcata a Piombino su un traghetto diretto all’Isola d’Elba, durante la navigazione, in stato di particolare agitazione, ha iniziato a inveire contro ignari passeggeri per poi aggredire anche il personale di bordo intervenuto in difesa di questi ultimi.

La 23enne avrebbe anche tentato di colpire con una sedia i camerieri del bar della nave ed restante personale, scagliandosi poi contro una vetrina espositiva di generi alimentari e scaraventandola a terra assieme ad alcuni strumenti da lavoro.

Dopo lo sbarco a Portoferraio, ancora in evidente stato di alterazione, la ragazza avrebbe continuato ad avere il comportamento aggressivo e molesto anche in un bar nei pressi del porto.

Sul posto sono prontamente intervenuti i carabinieri della locale Stazione, allertati dalle persone presenti sul traghetto e dai clienti del pubblico esercizio.

Alla richiesta dei documenti da parte di uno dei militari, la 23enne, già resasi responsabile di analoghi fatti il 13 maggio scorso, ha aggredito violentemente uno dei carabinieri che riportava lievi ferite giudicate guaribili in 10 giorni.

 

Dopo essere riusciti a bloccarla, i militari hanno accompagnato la 23enne in caserma e l’hanno dichiarata in arresto per lesioni, violenza e resistenza a P.U. ma, in ragione del suo stato di evidente alterazione, è stato necessario anche l’intervento di personale sanitario del “118” affinché la donna fosse sedata e condotta in ospedale per specifiche cure.

Dopo le dimissioni dal nosocomio elbano, su disposizione della Procura della Repubblica di Livorno, i carabinieri hanno trasferito la ragazza presso la sua abitazione di Piombino in regime di arresti domiciliari. Nel corso di successiva udienza, il Giudice del Tribunale di Livorno ha convalidato l’arresto e disposto la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

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