Cronaca 30 Agosto 2017

Chiusura InCoop le precisazioni della Cgil Livorno

“La perdita di posti di lavoro non può alimentare lo scontro tra i disagi . La sicurezza è una priorità, la casa un diritto, il lavoro il diritto fondamentale per affrontare la vita”

Chiusura della Coop Via Anna Frank Livorno

“La perdita di posti di lavoro non può alimentare lo scontro tra i disagi . La sicurezza è una priorità, la casa un diritto, il lavoro il diritto fondamentale per affrontare la vita

La segreteria della Cgil provincia di Livorno esprime forte preoccupazione rispetto al cima di instabilità sociale che si respira in città. La vicenda del punto Incoop di Via Anna Frank è solo uno dei tanti esempi della difficile situazione sociale in cui versa il nostro territorio. Nelle scorse settimane abbiamo come CGIL lanciato segnale di forte preoccupazione rispetto a temi caldi quali il Lavoro , i Diritti, il reddito e la casa. Segnali di allarme non accolti dalla politica e dalle istituzioni. Se non si interviene rapidamente la situazione peggiorerà e il disagio sociali e la “guerra tra poveri” alimenterà un clima di tensione che francamente vorremo evitare.

E’ evidente che nelle aree di crisi complessa l’emergenza sociale, soprattutto quella della perdita del lavoro e del reddito crea una situazione di povertà che porta a mordere anche i diritti fondamentali come la casa.

A Livorno, dati di giugno 2017, 421 nuove convalide, 467 richieste di esecuzione e 348 sfratti già eseguiti con forza pubblica.

Il 30-6-2016 il consiglio comunale approvò una delibera per la requisizione temporanea di immobili privati, vuoti e comunque inutilizzabili, trovando un eco nazionale a cui poi non sono susseguite azioni di cui siamo a conoscenza ad ora.

Oggi ci chiediamo come l’emergenza che genera sempre maggiori occupazioni abusive di alloggi, non sia considerata “emergenza umanitaria”, quella che può giustificare la requisizione di alloggi a cui faceva riferimento la mozione del Consiglio Comunale di Livorno. I provvedimenti, anche innovativi risultano, data l’ampiezza del disagio, un tampone che riesce a malapena a scalfire il dramma. Abbiamo verificato inoltre che il bilancio di previsione del comune alla voce 0802/2: edilizia residenziale pubblica e locale e piani di edilizia economica popolare, evidenzia un residuo di 114.653,34 € del 2016 e una costante riduzione da 3.268.737,74 € per il 2016 a 2.733.607,8 € per il 2017, 1.070.252,00 € per il 2018, 1060.714,00 €per il 2019 che vorremmo ci fosse spiegata.

Oggi alla delicatezza della situazione, si aggiunge la reazione di INCOOP che, di fronte all’occupazione abusiva di un immobile sopra la struttura di Livorno in via Anna Frank, annuncia la smobilitazione della sede e il riassorbimento dei lavoratori/trici. Notizia appresa dalla stampa senza alcun coinvolgimento delle OO.SS. e senza illustrare il piano industriale.

Abbiamo raccolto durante il presidio spontaneo in difesa del punto vendita, le testimonianze dei residenti che lo ritengono indispensabile e di qualità.

Osservando la clientela abbiamo notato molte persone di età avanzata che, ci hanno spiegato, trovano nel punto di quartiere risposte ai loro disagi e per questo hanno portato solidarietà ai lavoratori sottoscrivendo l’appello lanciato dalla FILCAMS CGIL.

Per questo pretendiamo un incontro alla Prefetto alla presenza del Sindaco, perché il clima appare incandescente, e non è accettabile da un lato, l’atteggiamento miope di UNICOOP TIRRENO di chiudere il punto vendita, dall’altro il ruolo assente delle istituzioni che non riescono a trovare risposte concrete a temi sociali che rischiano di sfociare in situazione di conflitto

A Unicoop chiediamo di sospendere la chiusura del punto vendita fino all’ incontro con le istituzioni.”


LA SEGRETERIA CGIL LIVORNO