Cronaca 18 Novembre 2023

Sciopero e Cecioni e Enriques aperti, Scuola di Carta: “Hanno reso lo sciopero vano”

liceo enriquesLivorno 18 novembre 2023 – Sciopero e Cecioni e Enriques aperti, Scuola di Carta: “Hanno reso lo sciopero vano”

Scuola di Carta, i rappresentanti degli studenti del Liceo Cecioni ed Enriques in merito agli istituti rimasti aperti durante lo sciopero:

Questa mattina i licei Enriques e Cecioni sono nuovamente rimasti aperti nonostante la massiccia adesione allo sciopero da parte del personale ATA, rendendo dunque vano lo sciopero di moltissimi docenti e custodi e trasformando gli edifici scolastici in spazi carenti di sicurezza per i pochi studenti entrati.

Al liceo Enriques sono rimaste chiuse le due succursali Porta a Mare e Goldoni, in quanto il personale di turno ha aderito allo sciopero. Anche nella sede di Via della Bassata in orario d’entrata non erano presenti collaboratori scolastici.

Nonostante ciò, dopo una verifica dei docenti presenti in prima ora, è stato affisso un cartello su cui erano scritte le classi che dovevano entrare, mentre alle altre è stato richiesto di tornare alla seconda ora per verificare la presenza del docente ed eventualmente entrare.

La comunicazione della scuola è stata fallimentare, a tal punto che in alcuni casi gli studenti sono stati informati del proprio orario d’entrata tramite il registro elettronico dopo l’orario stesso; ad altre classi è stato fatto lasciare l’edificio scolastico prima che fosse pubblicata la comunicazione ufficiale con il loro orario di uscita

. Abbiamo avuto quindi un colloquio col preside: crediamo che la completa sicurezza e sorveglianza di una classe nella scuola non possa essere scaricata sui professori che durante la lezione non possono anche accertarsi di cosa stia accadendo fuori dall’aula.

Al Cecioni, abbiamo chiesto spiegazioni alla presidenza, che ha risposto in modo ferreo affermando che con la presenza di almeno tre collaboratrici scolastiche, la scuola sarebbe rimasta aperta e gli studenti avrebbero dovuto “auto sorvegliarsi” e fare affidamento sui soli professori.

Tali affermazioni riteniamo siano inaccettabili, lasciare la scuola in supervisione di soli 4 collaboratrici scolastiche non è sicuro e non è giusto.

Oggi come negli anni precedenti, abbiamo avuto la conferma che garantire la sicurezza degli studenti non è la priorità, come non è priorità per le istituzioni tutelare il corretto andamento delle scuole pubbliche; le recenti proposte di inserire un numero chiuso d’iscrizioni ne sono la riprova.

Lottiamo per una scuola giusta e sicura, accessibile a tutti.

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