Cronaca 21 Novembre 2023

Discussione manifestante-sindaco sulla scuola, il protagonista non si riconosce nel post del Perini

Discussione manifestante-sindaco sulla scuola, il protagonista non si riconosce nel post del PeriniLivorno 21 novembre 2023 – Discussione manifestante-sindaco sulla scuola, il protagonista non si riconosce nel post del Perini

Riceviamo e pubblichiamo la lettera firmata  nella quale il protagonista della discussione con il sindaco di Livorno Luca Salvetti non si riconosce in quanto scritto dal consigliere comunale in un suo post Facebook

Ecco le sue precisazioni contenute nella lettera di chiarimento ricevuta:

“Il 17 novembre ho scioperato e ho partecipato, pur non essendo iscritto alla FLC-CGIL, al presidio che tale sindacato ha convocato presso la sede della Provincia “in difesa della scuola pubblica”.

Nel corso del presidio ho avuto un’accesa discussione col sindaco Luca Salvetti, parzialmente registrata in un vostro video: discussione che, pur appassionata, non ha mai intaccato i limiti del reciproco rispetto fra le persone, cosa che dovrebbe essere ovvia e che però acquisisce, dal mio punto di vista, un particolare rilievo dal momento che ieri il video è stato ripubblicato, in versione ridotta, sulla pagina Facebook del consigliere comunale Alessandro Perini.

Perini  ha ritenuto di doverlo accompagnare a un titolo fuorviante e dal lessico ingiustificatamente violento:

“Incredibile” – scrive il già leghista poi fratello d’Italia Perini – “Salvetti umiliato ancora!”, e a mo’ di sommario aggiunge: “Il sindaco si intrufola allo sciopero ma anche la sinistra lo disprezza”.

Chiariamo:

prima di tutto il sindaco non si è “intrufolato”, bensì ha ritenuto opportuno interloquire coi manifestanti e il confronto è stato voluto dalla stessa delegazione sindacale.

Io l’ho contestato in ragione del suo ruolo e delle scelte della sua amministrazione, ma certamente nessuno dei presenti (me compreso) ha inteso “rispedirlo indietro” come Perini, “del tutto artificiosamente”, asserisce nel suo post. Peraltro io non mi sogno certo di rappresentare “la sinistra”.

Ma, cosa ancora più importante, in quella discussione nessuno è stato umiliato e nessuno ha inteso umiliare né comunicare disprezzo.

Per Perini, evidentemente, l’umiliazione altrui può essere qualcosa di cui compiacersi, e il disprezzo prende il posto del dissenso, del disaccordo, della critica. Non per me.

Venerdì scorso ho scioperato per via della convinzione profonda che fosse indispensabile e doveroso, come continua a esserlo ogni giorno, opporsi con tutte le proprie forze all’attuale governo nazionale e al blocco sociale che rappresenta organicamente, e di cui esprime non solo i materiali interessi economici, ma anche le inclinazioni autoritarie e razziste, il ghignante sprezzo dell’antifascismo e della memoria storica, l’evidente, rabbioso rigetto dell’uguaglianza come fondamento di una vera democrazia. E in ultimo, la violenza verbale.
Alessandro Perini e la sua area politica incarnano al massimo grado ciò che, politicamente e culturalmente, rifiuto. Se già mi infastidisce vedere la mia faccia sulla sua pagina Facebook, mi sarebbe addirittura insopportabile che lui e i suoi sodali potessero considerarla una faccia amica”.

Lettera firmata

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