Cronaca 24 Gennaio 2024

Inchiesta Report, ecco quanto riferito da Rai 3 su Manfredi Potenti e il voto sulla incompatibilità del senatore Gasparri

Critiche per l'istruttoria della Giunta coordinata dal senatore leghista, definita accelerata e da integrare

Inchiesta Report, ecco quanto riferito da Rai 3 su Manfredi Potenti e il voto sulla incompatibilità del senatore GasparriLivorno/Roma, 24 gennaio 2024 – Inchiesta Report, ecco quanto riferito da Rai 3 su Manfredi Potenti e il voto sulla incompatibilità del senatore Gasparri

Nonostante siano trascorsi diversi giorni dalla messa in onda della trasmissione, si continua a parlare molto del servizio di Report sul voto della Giunta Elezioni e Immunità del Senato sul caso Cyberealm/Gasparri.

A presiedere il Comitato ristretto che ha “salvato” (riportiamo qui il termine usato dalla trasmissione di Rai 3) Gasparri, c’era il senatore livornese Manfredi Potenti.

Ecco in sintesi quanto emerso e dichiarato nel corso della trasmissione del noto programma di inchieste giornalistiche.

I temi centrali sostenuti dal servizio inchiesta trasmesso sulla Rai sono due:

1 – la presunta incompatibilità (attenzionata successivamente all’inchiesta) del senatore Gasparri nel suo duplice ruolo di senatore della Repubblica e presidente della società di sicurezza informatica Cyberealm;

2 – la blindatura di fatto che la maggioranza avrebbe attuato nel Comitato ristretto della Giunta, con una istruttoria estremamente veloce e basata solo sulle dichiarazioni di Gasparri (senza alcuna attività di approfondimento).

Secondo quanto rilevato da Report il senatore Gasparri nel 2021 non aveva dichiarato di essere anche presidente della società Cyberealm. Report la definisce “Una scatola societaria che detiene quote di altre aziende specializzate in sicurezza informatica”; il proprietario italo-israeliano della società, secondo la trasmissione, attualmente sarebbe impegnato anche in attività sensibili del conflitto israelo-palestinese.

 

Gasparri risponde di non essere stato obbligato a dichiarare la carica ai sensi della legge 441/1982, non essendo né amministratore né sindaco della società. Report sostiene invece che; le deleghe di cui era stato investito configuravano pienamente una attività di lobbying lecita tramite la quale il senatore si faceva di fatto portatore degli interessi della Cyberealm. Questa società – riferisce un testimone filmato ma rimasto anonimo – avrebbe cercato di vendere un software alla Agenzia delle Dogane senza però riuscirvi.

Il senatore Gasparri, pur ritenendo di non essere in conflitto di interessi, aveva poi scritto il 24 novembre 2023 al Presidente del Senato per confermare la sua carica in Cyberealm. Il 12 dicembre si riuniva poi la Giunta delle elezioni e delle immunita’ parlamentari per esaminare la sua eventuale incompatibilità.

E qui veniamo al ruolo di Manfredi Potenti.

Il senatore leghista, eletto nel collegio di Pisa e Livorno, in qualità di vicepresidente della Giunta, fa anche da coordinatore del Comitato per l’esame delle cariche rivestite da senatori.

Report al riguardo riporta la testimonianza di un collega senatore, la cui identità non è però rivelata. Il collega dice che; “Qualche giorno prima della decisione della Giunta (il 21/12, ndr) il senatore Potenti andava dicendo che la vicenda sarebbe finita in maniera indolore, ne era convinto.” “Perché a una prima lettura dei fogli il senatore Potenti riteneva che le deleghe di Gasparri nella società non ostacolavano la sua attività politica; ma comunque non c’era bisogno di ulteriori approfondimenti perché l‘ordine di scuderia nella maggioranza era quello di salvarlo per far passare feste serene al Governo”.

Dichiarazione – ad onor del vero – non particolarmente sconvolgente o compromettente, ma ascrivibile a una logica politica e di maggioranza.

A suscitare una certa polemica non è stato tanto il voto, ma la modalità operativa tenuta in fase istruttoria dal Comitato.

Prima la voce narrante sottolinea che “La Giunta ha deciso senza compiere alcun atto istruttorio ma solo in base alle autocertificazioni prodotte dal senatore Gasparri” poi viene intervistata la senatrice Concetta Damante che in due spezzoni sottolinea come si sia trattato di “un iter un po’ accelerato (15 giorni) nonostante fosse in discussione in quei giorni la manovra di bilancio” e che “non c’è stata una vera istruttoria”

Lo stesso Manfredi Potenti, intervistato da Radio Radicale si diceva invece tranquillo che; “Non abbiamo assolutamente avuto contezza che la società in questione (Cyberealm) avesse avuto a che fare a qualsiasi titolo con diciamo servizi pubblici”

Il fatto che l’istruttoria non sia stata molto approfondita è del resto confermato dal resoconto sommario del 21 dicembre u.s da dove si evince che: “Il senatore (Gasparri) ha inviato l’11 dicembre scorso una comunicazione recante alcune valutazioni sulla carica rivestita..” e “Successivamente, il Comitato ha richiesto ed acquisito da parte dello stesso senatore la visura camerale della società”.

Ciò nonostante i senatori della minoranza (Bazoli, Cucchi, Lopreiato, Rossomando e Damante)  avessero richiesto una integrazione istruttoria; strumento quest’ultimo che consente alla Giunta di ascoltare testimoni, svolgere accertamenti, interrogare il senatore e verificare l’esistenza effettiva di rapporti con lo Stato.

 

La Giunta ha poi approvato a maggioranza “la proposta illustrata dal coordinatore del Comitato, senatore Potenti, di ritenere compatibile con il mandato parlamentare la carica ricoperta dal senatore Maurizio Gasparri in qualità di presidente della società Cyberealm S.r.l”.

La trasmissione è visibile integralmente (previa registrazione gratuita) su Rai Play a questo indirizzo.

Questo articolo racconta quanto riferito da Report nella trasmissione di Rai3 di domenica 22 gennaio 2024. Inaudita altera parte. Saremo ovviamente lieti di ospitare qui anche le dichiarazioni che vorranno farci pervenire il senatore Potenti e il collega Gasparri qualora ne avessero volontà.

Inchiesta Report, ecco quanto riferito da Rai 3 su Manfredi Potenti e il voto sulla incompatibilità del senatore Gasparri

 

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