Pozzi domestici su terreno demaniale, sanzionate due persone. La multa può arrivare fino a 10mila euro
Livorno 2 giugno 2024 – Pozzi domestici su terreno demaniale, sanzionate due persone. La multa può arrivare fino a 10mila euro
Prosegue senza sosta l’impegno della componente Forestale dell’Arma dei Carabinieri di Cecina sui vari fronti tesi alla tutela e salvaguardia dell’ambiente. Mai come in questa epoca storica è da ritenere indispensabile un’attività costante di monitoraggio del “territorio verde”, perseguendo in modo puntuale ogni condotta che disattende il panorama normativo di settore.
Le utilizzazioni forestali si devono conformare a norme piuttosto stringenti, sia nazionali che regionali, finalizzate al mantenimento in efficienza e salute dei boschi e ad evitare che si inneschino fenomeni di dissesto idrogeologico per un disordinato venir meno della copertura forestale. Nel caso odierno i militari hanno agito per la vigilanza e salvaguardia di un bene tanto primario quanto prezioso, l’acqua.
Al riguardo, i Carabinieri del Nucleo Forestale di Cecina, hanno di recente eseguito varie attività ispettive e di controllo, nell’ambito della campagna cd. “fiume sicuro”; sia in località Santa Lucia che in località San Vincenzo, ed in aree adiacenti al fiume Cecina, hanno potuto accertare, in entrambi i casi, la presenza di un pozzo ad uso domestico all’interno di un appezzamento di terreno demaniale interamente recintato e accessibile solo attraverso un cancello provvisto di lucchetto.
Sempre in entrambi i casi, dai controlli dei carabinieri forestali è emerso che la detenzione del lucchetto per l’accesso fosse nella disponibilità di persone comunque non autorizzate: si tratta di due uomini, un 37enne e un 80enne residenti nel cecinese.
A carico dei predetti, non avendo dimostrato di possedere alcun titolo di godimento del terreno e non avendo fornito eventuale documentazione autorizzativa pregressa del pozzo rinvenuto, è stata contestata la prevista violazione che comporta una sanzione amministrativa il cui importo può variare da euro 2.000 a 10.000, il cui effettivo ammontare sarà poi determinato a cura della Regione Toscana in qualità di Amministrazione competente.
Con riferimento alla norma di settore violata, si tratta del Regolamento n. 61/R del 16 agosto 2016, di attuazione dell’articolo 11, commi 1 e 2, della legge regionale 28 dicembre 2015, n. 80, afferente alle “Norme in materia di difesa del suolo, tutela delle risorse idriche e tutela della costa e degli abitati costieri recante disposizioni per l’utilizzo razionale della risorsa idrica e per la disciplina dei procedimenti di rilascio dei titoli concessori e autorizzatori per l’uso di acqua”.
Pozzi domestici su terreno demaniale, sanzionate due persone