Amministrative: un centrodestra di fatto invisibile
Livorno, 11 giugno 2024 – Citando le parole di Gionata Giubbilei, per il centrodestra livornese questa tornata elettorale potremmo definirla portatrice di “sconfitta e disonore”. Ma forse più semplicemente potremmo tratteggiarla come una “campagna elettorale invisibile”.
Poche idee sul piatto, poco dibattito, presenza solo su vecchi media poco seguiti e nessun gioco di squadra. Di fatto una sostanziale invisibilità al cittadino comune.
In un contesto nazionale che vede una conferma del centrodestra al Governo e numeri positivi alle Europee, Livorno città alle Amministrative punisce invece Fratelli d’Italia, Forza Italia e soprattutto la Lega.
FDI al 12%, Forza Italia al 2,4 % e la Lega al 3,8%. Da notare che Costanza Vaccaro, uscita proprio dalla Lega, si è data da fare e ha corso una vera campagna elettorale, doppiando il suo ex partito e portando a casa quasi il 5%.
E mentre a Livorno Salvetti passava al primo turno, l’altro centrodestra raccoglieva rispettabili risultati in piazze sinora ostili o impossibili:
A Rosignano Roberto Testa ha sfiorato il ballottaggio col sindaco uscente Donati per 96 voti; a Piombino il sindaco uscente Francesco Ferrari sfiora la conferma al primo turno; a Colle (sì, proprio la rossa Collesalvetti) il centrodestra va al ballotaggio con Fredianelli; a Cecina (ex feudo PD) Giangrande va al ballottaggio con Lia Burgalassi nonostante la forte concorrenza di Federico Pazzaglia.
Il risultato di Livorno città era abbastanza nell’aria fin da prima dell’inizio ufficiale della campagna elettorale. Molti candidati al Consiglio hanno fatto campagna “in difesa” solo per loro stessi, con una sintonia molto limitata nei confronti del candidato Guarducci, nome secondo taluni voluto più dai vertici esterni di Fratelli d’Italia che dalla base locale.
Se tra un anno questo centrodestra pensa di poter aspirare ad un cambio in Regione, o almeno a far contare di più Livorno città in una futura geopolitica toscana, è chiamato a una profonda revisione.