In pensione Paolo Ricucci, direttore dell’Area Critica dell’USL
Livorno 31 luglio 2024 – In pensione Paolo Ricucci, direttore dell’Area Critica dell’USL
Da giovedì 1° agosto sarà in pensione Paolo Roncucci, direttore dell’Area Critica dell’Azienda USL Toscana nord ovest e primario del reparto di Anestesia e Rianimazione dell’ospedale di Livorno.
Roncucci, 70 anni compiuti nei giorni scorsi, si è laureato all’Università di Pisa in Medicina e Chirurgia (1979) per poi specializzarsi in Anestesiologia e Rianimazione (1982), Farmacologia Clinica (1987) e Tossicologia Medica (1990).
Nel 1981 è entrato in servizio all’ospedale livornese dove è sempre rimasto ad eccezione di un periodo di lavoro negli Stati Uniti. Nel dicembre del 2000 è stato nominato responsabile della sezione di Neuroanestesia e Neurorianimazione dell’ospedale di Livorno per poi diventare primario dell’Unità operativa complessa di Anestesia e Rianimazione. Con la nascita dell’Azienda USL Toscana nord ovest è poi diventato coordinatore di tutti i reparti di Rianimazione.
“In questi anni il dottor Paolo Ronucci – spiega la direttrice generale dell’Azienda USL Toscana nord ovest, Maria Letizia Casani – è stato un riferimento umano e professionale imprescindibile del presidio ospedaliero livornese.
La sua grande competenza e disponibilità hanno spinto la sanità locale verso un processo di continua evoluzione permettendo di rimanere sempre allineati con i principali centri nazionali.
È riuscito così a mantenere ed elevare ulteriormente la qualità di un reparto costruita grazie all’impegno dei suoi illustri predecessori. Negli anni impegnativi della pandemia è stato, da subito e per tutto il periodo necessario, in prima linea nella lotta contro il Covid anteponendo gli interessi collettivi e della salute pubblica a quelli personali.
A lui giungano i più sinceri ringraziamenti da parte della direzione aziendale e ospedaliera, ma anche di tutti i colleghi che in questi anni hanno avuto l’opportunità di poter lavorare al suo fianco e apprezzarne competenza e umanità”.