Tuffo dal ponte di Calafuria, video virale spazza via anni di prevenzione, l’appello di Torsi (In Associazione)
Livorno 1 agosto 2024 – Tuffo dal ponte di Calafuria, video virale spazza via anni di prevenzione, l’appello di Torsi (In Associazione)
Fabrizio Torsi, presidente dell’associazione IN Associazione (ex Disabili Paraplegici), esprime profonda preoccupazione dopo la diffusione di un video virale che potrebbe compromettere anni di lavoro sulla prevenzione degli infortuni.
Nel video, una persona si arrampica sul parapetto del ponte di Calafuria e si tuffa nel vuoto da circa venti metri, finendo in un’acqua poco profonda.
Questo gesto rischioso ha ottenuto molti “like” e visualizzazioni, ma ha anche sollevato gravi preoccupazioni.
Torsi ha sempre lottato e promosso campagne per prevenire infortuni permanenti causati da atti imprudenti, soprattutto in zone rocciose dove possono nascondersi insidie come scogli sott’acqua, che possono portare a conseguenze gravi o addirittura letali.
“Non ho potuto non vedere il tuffo del fenomeno effettuato dal ponte di Calafuria. Bravo direi, molti i like e tante le visualizzazioni, se la gioca con la Panda in Via Ricasoli,” ha commentato Torsi. “Diciamo che quel minuto di video è bastato per spazzare via anni di prevenzione. Il mio impegno nasce 40 anni fa perché non sapevo dell’esistenza della ‘lesione midollare’. Non sapevo che potevo rimanere paralizzato per una lacerazione del midollo spinale. Non lo sapevo. Non sapevo che NON esiste alcuna cura, medicina, soluzione: resti paralizzato per sempre. L’importante è la consapevolezza, la conoscenza.”
Torsi sottolinea l’importanza di una corretta informazione per evitare tragedie.
“A me interessa solo che arrivi l’informazione giusta. Liberi di tuffarsi dal ponte in un bicchiere d’acqua, ma che arrivi ai fenomeni da like che basta lo spostamento di una vertebra cervicale per paralizzare braccia e gambe; per tutta la vita, un viaggio senza ritorno.”
Il suo appello è rivolto non solo ai giovani in cerca di emozioni forti e visibilità sui social media, ma a tutta la comunità, affinché si renda conto dei rischi reali e delle conseguenze irreversibili che possono derivare da atti spericolati. La consapevolezza e l’educazione sono le chiavi per prevenire incidenti e garantire la sicurezza di tutti.
La vignetta della campagna di sensibilizzazione per la quale Torsi invia il suo più sentito e doveroso ringraziamento a Marmugi Claudio e Tommaso Eppesteingher