Sfregiato il Palazzo De Larderel: indignazione per l’atto vandalico contro il gioiello restaurato della città
Livorno, 12 agosto 2024 – Palazzo de Larderel: 21 anni per tornare allo splendore, 17 mesi per essere sfregiato
Una notte di vandalismo ha lasciato il segno sul Palazzo De Larderel, sede del Tribunale Civile di Livorno, riportando uno sfregio alla facciata che, appena 17 mesi fa, era stata inaugurata dopo un lungo e costoso restauro. Il palazzo, bene storico, transennato per ben 19 anni e restaurato con un investimento di quasi 3 milioni di euro; rappresenta uno dei simboli del patrimonio architettonico cittadino finalmente restituito alla comunità nel marzo del 2022.
Nella notte tra giovedì e venerdì, sulla parte bassa della facciata è apparsa una scritta realizzata con bomboletta spray nera, che riporta le parole; “Frenetici 1915”. L’atto vandalico, immediatamente notato dai dipendenti del tribunale e cittadini ha suscitato un’ondata di indignazione. La scritta è ben visibile per molti metri e ha danneggiato una delle parti più iconiche del centro storico livornese, appena restituita al suo splendore dopo decenni di incuria.
Le forze dell’ordine stanno esaminando le immagini delle telecamere di sicurezza installate presso il Tribunale Civile. La speranza è quella di identificare il responsabile o i responsabili del gesto. Al momento, si ipotizza un possibile collegamento con il mondo del calcio livornese, ma; il significato esatto della scritta e le ragioni dietro l’atto vandalico restano ancora sconosciuti.
Questo sfregio alla facciata del Palazzo De Larderel rappresenta non solo un danno materiale, ma anche un’offesa alla città e ai suoi cittadini, che avevano accolto con orgoglio la rinascita di uno dei suoi edifici storici più significativi. Dopo 21 anni di attesa e una lunga opera di restauro, vedere la bellezza del palazzo imbrattata da un gesto incivile è un colpo al cuore per la comunità livornese.
Autorità locali e cittadini si augurano che i responsabili siano presto identificati e chiamati a rispondere delle loro azioni, affinché un atto simile non resti impunito e perché gesti di questo tipo non continuino a minare il patrimonio culturale della città.